M. P.
29 giugno 2014
Porto Torres, Pd: «Tasi, ennesimo pasticcio della Giunta»
Alle dure proteste sulla scelta di applicare le aliquote Tasi al massimo e senza nessuna detrazione, il Sindaco Beniamino Scarpa, rispose che il Pd faceva solo terrorismo psicologico e che gli emendamenti proposti in Consiglio dall’opposizione erano inattuabili

PORTO TORRES - Meno di un mese fa alle dure proteste sulla scelta di applicare le aliquote Tasi al massimo e senza nessuna detrazione in una città ormai allo stremo, il Sindaco Beniamino Scarpa, rispose che il Pd faceva solo terrorismo psicologico e che gli emendamenti proposti in Consiglio comunale dall’opposizione erano inattuabili e avrebbero comportato la chiusura di servizi essenziali. Nel documento presentato dal gruppo consiliare del Partito democratico di cui fanno parte Luciano Mura, Massimiliano Ledda e Lisa Sorrenti si sottolinea come la scelta di aumentare prima e proporre di diminuire poi la Tasi sia frutto di un ennesimo pasticcio di una amministrazione sempre più allo sbando.
«Dopo aver costretto migliaia di cittadini a pagare la Tasi entro il 16 Giugno, e, come avevamo previsto, in moltissimi casi con aumenti superiori al 300 % rispetto all’Imu, il Sindaco e la sua Amministrazione si rendono conto dopo 10 giorni che si può abbattere l’aliquota Tasi del 50%». La proposta dei rappresentanti del Pd era stata quella di rimandare l’applicazione della Tasi alla presentazione dello schema di bilancio per comprendere rispetto alle risorse disponibili come modulare le aliquote e le detrazioni, «ci fu’ risposto che stavamo tentando subdolamente di allungare i tempi di approvazione del bilancio che sarebbe stato portato in Consiglio Comunale e approvato da questa maggioranza entro Giugno. Ad oggi non esiste alcun schema di bilancio approvato dalla Giunta, questo significa che difficilmente il documento contabile sarà approvato prima di agosto», si legge nella nota.
Ora solo a pochi mesi dalla scadenza del mandato il Sindaco si rende conto della grave crisi economica che ha colpito la città e dell’enormi difficoltà dei cittadini a far fronte ad una tassazione comunale esasperata. «Dopo aver applicato le aliquote Imu e Tasi al massimo, aver introdotto l’addizionale Irpef prende atto delle “difficoltà dei cittadini “, finalmente si potrebbe dire», si dichiara nel documento. L’azione dell’opposizione e la reazione indignata dei cittadini hanno prodotto un primo risultato ma che non è sufficiente perché bisogna tenere conto di chi ha perso il lavoro e della categorie svantaggiate, «una riduzione indifferenziata della Tasi sarebbe socialmente iniqua».
Questo è quanto denuncia il gruppo consiliare del Pd che conclude: «Ovviamente si potrà parlare di riduzione reale solo quando si conoscerà lo schema di bilancio perché non vorremmo che quello che è uscito dalla porta rientri dalla finestra con operazioni contabili che poi si scaricano sui cittadini sotto altra forma o rinviati al bilancio 2015 che può rappresentare un grosso ostacolo all’ attività della prossima amministrazione».
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