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A.B.
1 agosto 2014
Domenica c'è Simone Cristicchi a Fertilia
L’artista sarà il protagonista di Ai margini della notte. Libri e Autori in città, ciclo di appuntamenti organizzati dalla libreria Il labirinto Mondadori e dall´associazione Alghenegra

ALGHERO - Proseguono gli appuntamenti “Ai margini della notte. Libri e autori in città” organizzati dalla libreria “Il labirinto Mondadori” e dall'associazione “Alghenegra”. Quest'anno, la libreria Il Labirinto ha avviato una serie di collaborazioni con diverse realtà della città, scegliendo di decentrare gli appuntamenti e realizzando una rassegna itinerante in diversi luoghi della città. Il prossimo appuntamento, nato in collaborazione con il “Centro Commerciale Naturale di Fertilia” ed il patrocinio del Comune di Alghero, è in programma domenica 3 agosto, alle ore 21, in Piazza San Marco, con il cantautore Simone Cristicchi, autore assieme al giornalista Jan Bernas, del recente libro “Magazzino 18” (Mondadori, 2013).
Il Magazzino 18 è un edificio realmente esistente nel porto vecchio di Trieste, dove furono portati e custoditi mobili e masserizie dei trecentocinquantamila esuli istriani, mai recuperati dai proprietari per oltre sessant’anni. Un luogo o, meglio, un cimitero della memoria, che racconta di una dolorosa pagina della storia d’Italia, di una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Ed è ancor più straziante, perché affida questa “memoria” non ad un imponente e retorico monumento, ma a tante piccole, umili testimonianze, che appartengono alla quotidianità. Una sedia, accatastata assieme a molte altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”. Simile la catalogazione per un armadio e poi materassi, letti, stoviglie, fotografie, poveri giocattoli, altri oggetti, altri numeri, altri nomi… Oggetti comuni, che accompagnano lo scorrere di tante vite: uno scorrere improvvisamente interrotto dalla Storia, dall’esodo. Con il trattato di pace del 1947, l’Italia, responsabile dell'invasione della Jugoslavia voluta dal governo Nazifascista, perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera; quasi 350mila persone scelsero (davanti ad una situazione intricata, irta di lacerazioni, nonché di nuove vendette) di lasciare le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia. Non è facile riuscire davvero ad immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono tutte le loro cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Davanti a loro difficoltà, povertà, insicurezza, e spesso sospetto.
Cristicchi, colpito da questa scarsamente frequentata pagina della nostra storia, ha deciso di ripercorrerla in un testo che prende il titolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli (senza casa e spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso lontane mete nel mondo) lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne in futuro rientrare in possesso: il Magazzino 18. Prima ancora di essere un libro, Magazzino 18 ha girato per un anno nei teatri di tutta Italia come spettacolo teatrale, diretto da Antonio Calenda. A Fertilia, Simone Cristicchi proporrà una presentazione del libro sotto forma di reading e dialogo con il pubblico.
Nella foto: Simone Cristicchi
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