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Red
18 maggio 2006
Giornata di studio sulla "Deposizione lignea" di Bulzi
Organizzata dalla Soprintendenza per i beni architettonici il paesaggio e il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le Province di Sassari e Nuoro, venerdì 19 maggio 2006, dalle 9.30 alle 19, presso la Chiesa di San Pietro del Crocifisso a Bulzi, si terra una giornata di studio sulla “Deposizione lignea”

SASSARI - Il piccolo Comune di Bulzi conserva, quasi nell’anonimato, un prezioso unicum della scultura medievale sarda; si tratta di un gruppo statuario ligneo della Deposizione, proveniente dalla Chiesa benedettina di San Pietro delle Immagini, composto da cinque statue – il Cristo deposto, la Madonna, San Giovanni Evangelista, San Giuseppe d’Arimatea e l’Angelo – risalente agli inizi del XIII secolo e da attribuire, presumibilmente, a maestranze toscane. L’importanza dell’opera si comprende appieno quando si considera il fatto che – unica, come si è detto, in Sardegna – fa parte di un insieme di soli 33 complessi superstiti in tutta Italia, conservati quasi esclusivamente nell’Italia centrale, mentre pochissimi – solo altri due oltre il nostro – si trovano nel Meridione, e che, in tutta Europa, rimangono soltanto altri 36 gruppi. L’insularità e la perifericità, visti generalmente come freno allo sviluppo, hanno in questo caso fatto sì che, come spesso avviene per il patrimonio culturale, l’isolamento si risolvesse in una maggiore tendenza alla conservazione, permettendo che si mantenessero opere che altrove andavano distrutte o disperse, nell’adeguamento ciclico alle nuove mode e, soprattutto, al nuovo ordine imposto nel XVI secolo dalla Controriforma. Oggi perciò il piccolo Comune di Bulzi si ritrova detentore di un’opera notevolissima, e può su di essa puntare per il rilancio del suo territorio. Farne dunque l’oggetto di un convegno contribuirà a renderla direttamente nota – nel suo reale contesto ambientale -, non soltanto agli specialisti, ma anche al vasto pubblico; la presenza di un altamente qualificato gruppo di studiosi in Sardegna (gruppo costituito sia da personalità locali che esterne, e che darà spazio ai contributi di giovani storici dell’arte) costituirà dunque non soltanto una preziosissima occasione di confronto, scambio e conoscenza diretta delle diverse esperienze di studio e ricerca ma, anche, a partire dall’esperienza della Regione Umbria – che verrà illustrata durante i lavori -, esempio di realizzazione di un’efficace sinergia tra enti diversi, autonomie locali e istituzioni private per la valorizzazione delle risorse culturali regionali.
Nella foto un particolare della scultura lignea
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