Cresce il gruppo dei manifestanti contro il progetto di realizzazione di un impianto ibrido solare termodinamico con centrale a biomassa presso San Quirico in provincia di Oristano. A promettere attivismo anche i Cinque Stelle
ORISTANO - Gli attivisti dei Meetup di Oristano, aderenti al Movimento Cinque Stelle, aderisco alla campagna di informazione e sensibilizzazione relativa ai vari rischi ambientali ed economici connessi alla realizzazione di un impianto ibrido solare termodinamico con centrale a biomassa presso San Quirico in provincia di Oristano, dichiarando quindi la propria contrarietà al progetto [
LEGGI]. Decisi nell'aderire a tutte le iniziative che verranno portate avanti dai comitati del territorio in tale direzione, il gruppo aveva già supportato la causa in passato, con l'intento di informare i cittadini sugli «aspetti negativi che tale progetto comporterà per il territorio». Come loro anche gli indipendentisti di iRS [
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Oggi gli attivisti manifestano la loro intenzione di dar vita a iniziative proprie, in sinergia con i portavoce parlamentari, a cui è stata fornita una copiosa documentazione al riguardo. Tra le preoccupazioni maggiori quella che i fumi prodotti dalla combustione massiccia di biomassa legnosa e lo sfruttamento delle risorse idriche locali, possano radicalmente minacciare la salute della popolazione e compromettere le attività agricole, zootecniche, naturalistiche e turistico-ricettive della vasta zona limitrofa a quella individuata per il progetto.
Inoltre, gli attivisti ritengono che «il surplus di produzione energetica in Sardegna non giustifichi questo ulteriore incremento di produzione, che per giunta non avrebbe ricadute positive sulle bollette dei locali», e sottolineano che «il numero di posti di lavoro ipotizzabili non compenserebbe quello dei posti di lavoro che sarebbero minacciati da tale impianto». Il gruppo infine è favorevole a singoli impianti familiari, aziendali o condominiali a energia rinnovabile e pulita (fotovoltaico, solare termodinamico e piccoli impianti eolici), per avere elettricità e acqua calda sanitaria in autonomia, mentre ritengono che tale iniziativa potrebbe essere «l’ennesima operazione speculativa ai danni delle economie locali e dell’ambiente». «Opporsi a questa avventura economica - dicono loro - che segue quelle dei vari progetti di campi da golf, cogeneratori, trivellazioni ecc., è un dovere irrinunciabile e parte integrante degli ideali del Movimento 5 Stelle a cui gli attivisti si ispirano».