PPP
3 giugno 2006
Raid al cimitero: si chiedono maggiori controlli
E’ unanime la condanna del gioco, crudele quando stupido, di chi sfidando il buio della notte, ha violato i sepolcri dando alle fiamme una quindicina di loculi

ALGHERO - E’ unanime la condanna e non potrebbe che essere così nei confronti del gioco, crudele quando stupido, di chi sfidando il buio della notte, ha violato i sepolcri dando alle fiamme una quindicina di loculi nella nuova ala del cimitero di Alghero. L’episodio, di cui via abbiamo riferito ieri, ha provocato grande sconcerto in città. Tante le persone, soprattutto anziane, che sono andate a verificare che la sepoltura dove riposa il proprio congiunto, non fosse stata intaccata dall’azione balorda di esseri che difficilmente si riesce a definire umani. Forte il dolore dei familiari che ieri mattina, giunti in camposanto, hanno scoperto il raid notturno e hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Lapidi e arredi bruciati senza scrupolo. Quasi certamente scelte a caso secondo una macabra roulette. Ma l’indomani ci si interroga su come sia potuto accadere un simile fatto e si chiede maggiore sorveglianza per tutelare un luogo che più di ogni altro merita rispetto. La facilità con cui i responsabili sono riusciti a penetrare all’interno, scavalcando le cancellate, è sorprendente. C’è da evidenziare che non si è era mai verificato in passato un simile episodio anche se in altre occasioni il cimitero, anche di recente, è stato profanato da atti vandalici o interessato da furti, in pieno giorno. I parenti dei defunti oltraggiati dall’incivile azione, sperano nell’esito delle indagini in mano ai carabinieri della locale caserma.
nella foto il sopralluogo dei carabinieri ieri al cimitero di Alghero
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