ALGHERO - Vertice questa mattina a Sant’Anna tra il sindaco Marco Tedde, la giunta comunale e il sottosegretario del Ministero per la Difesa dell’Ambiente, il sassarese Bruno Dettori. Tra gli argomenti in discussione inevitabile il tema caldo di questi giorni: dove e come smaltire la Posidonia? Dettori è convinto che sul tema alghe si debba aprire un dialogo tra le istituzioni al fine di arrivare ad una soluzione condivisa in grado di tutelare le legittime esigenze degli operatori del settore turistico che quelle legate alla tutela dell’ambiente. «È un problema che è ritornato prepotentemente in primo piano e che interessa non solo gli algheresi – ha detto Dettori – Un problema che il Ministero sta riprendendo in mano. Personalmente ho già avviato questo percorso per capire come venirne fuori. Ma una cosa è certa: le leggi vanno rispettate. Si tratta di capire come comportarci. Devo raccordarmi con l’assessore regionale. Sono aspetti però che con la buona volontà possiamo risolvere nella responsabilità di tutti». Il rappresentante ministeriale non esclude che una delle strade possa essere quella prospettata nella circolare che prevede la possibilità di trasferire la Posidonia in siti ben definiti, salvo poi riportarla sugli arenili. In merito al suggerimento offerto all’amministrazione algherese dall’assessore regionale all’Ambiente Tonino Dessì di lasciare i cumuli di alghe sulla spiaggia, Dettori non è sembrato affatto favorevole. «Credo che con l’assessore Dessì si può ragionare – ha affermato – io non ho ancora fatto un sopralluogo ma da quello che mi è stato riferito, sugli arenili non si trova solo Posidonia. Mi risulta che nelle spiagge ci sia un ricettacolo di rifiuti di varia natura. Primo passo da fare è capire di quali elementi sono composti i cumuli. Sono qui anche per questo oggi. Anche se non solo per questo. Credo che dobbiamo dare delle risposte e devono camminare con l’intelligenza di chi deve saper interpretare le leggi e utilizzare criteri di buon governo. Solo così, sono certo, riusciremo a trovare una soluzione».

Nella foto Marco Tedde e Bruno Dettori