PPP
22 agosto 2006
Confesercenti: «Il low cost non è la risposta al caos della continuità territoriale»
L´associazione di categoria comunale e provinciale presenta la sua proposta di continuità territoriale fondata su quattro punti

ALGHERO - Non passa per il low cost secondo Confesercenti Alghero la soluzione alle carenze del sistema aereo in regime di continuità territoriale. «La Sardegna, per svilupparsi e concorrere nel grande mercato europeo e mondiale, deve poter contare su collegamenti che diano certezza in termini di quantità di posti disponibili, in termini di operatività e rispetto degli orari, di qualità di servizio di costi , economici e competitivi». Garanzie che, secondo quanto evidenzia la locale associazione di categoria capeggiata da Gian Michele Oliva, le compagnie low cost non offrono proprio perché in contrasto con la filosofia con la quale operano: «Si deve considerare che i vettori low cost – rileva Oliva - operano da punto a punto e non garantiscono coincidenze, anche per i propri voli. Oltre al fatto che si appoggiano sempre ad aeroporti provinciali per aeroporti provinciali, limitando la possibilità di proseguire il viaggio per altre destinazioni. Inoltre – prosegue il presidente di Confesercenti Alghero - non consentono di fare semplici prenotazioni, ma esigono l’immediata emissione del biglietto; adottano una politica restrittiva e molto costosa per eventuali variazioni di data di partenza e non accetta di fare rimborsi». Per tutti questi motivi le esigenze di mobilità dei sardi mal si conciliano con le regole delle compagnie low cost a detta dell’associazione di categoria che propone la sua ricetta. Secondo la bozza di continuità territoriale disegnata dai rappresentanti di Confesercenti comunale e provinciale sono quattro i punti su cui lavorare: Innanzitutto la linee soggette ad oneri di servizio pubblico andrebbero limitate dai tre aeroporti sardi alle destinazioni di Roma Fiumicino e ai due scali lombardi; altro punto, le tariffe: secondo la proposta di Confesercenti deve essere stabilita una tariffa di continuità territoriale valida per tutta l’utenza, residente e non. «Questa soluzione sarebbe di grande aiuto all’industria turistica, poiché la limitazione della tariffa agevolata ai soli residenti ha danneggiato notevolmente il turismo, avendo lasciato liberi i vettori di applicare tariffe molto alte per l’utenza non residente», precisa Gian Michele Oliva. Altri punto su cui lavorare è il numero degli aeromobili ed equipaggi disponibili: «Deve essere concentrato, da parte di ogni singola compagnia convenzionata, in un nucleo Sardegna ed essere utilizzato unicamente per coprire le rotte sarde». Infine il problema delle sanzioni per chi non rispetta le regole. Per Confesercenti devono essere severe e comminate in tempi stretti.
nella foto un aereo della compagnia low cost Ryanair
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