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Marcello Simula 23 ottobre 2006
Pochi cittadini, molti politici per pulire la città
Moderni eredi di Stakanov, i figli dei partiti hanno dimostrato ai cittadini quanto sia importante l’impegno sociale per salvaguardare l’ambiente, specie se in prossimità delle elezioni
Pochi cittadini, molti politici per pulire la città

ALGHERO - Clean up Alghero in tono minore, ieri mattina: l’evento, organizzato per sensibilizzare i cittadini al problema dell’inquinamento, in città non ha riscontrato la risposta che ci si attendeva. In tutta Italia più di settecentomila volontari hanno risposto all’appello di Legambiente, mentre ad Alghero, (forse) a causa del clima impietoso, è invece mancato l’apporto su cui più si contava: quello della popolazione. All’evento erano presenti le varie associazioni che avevano anticipato la loro partecipazione, ma anche loro in formazione ridotta, con un solo rappresentante per associazione. Da segnalare la presenza massiccia di Impegno Rurale e del Gruppo Speleologico, che dalla prima mattina hanno operato proprio lungo le discese a mare del lungomare Dante. Con loro ha lavorato instancabilmente la classe politica algherese: dal sindaco Marco Tedde al deputato Elias Vacca, senza dimenticare un nutrito stuolo di assessori e consiglieri. Moderni eredi di Stakanov, i figli dei partiti hanno dimostrato ai cittadini quanto sia importante l’impegno sociale per salvaguardare l’ambiente, specie se in prossimità delle elezioni. Com’era facile immaginare, le zone più sporche si sono rivelate essere quelle antistanti ai bar e ai locali notturni. Dalle scogliere e dalle piccole spiagge è stato recuperato ogni genere di rifiuto: dalle comuni bottiglie di vetro alle sedie di plastica, fino ad arrivare a una vecchia bicicletta arrugginita. Un’operazione speciale è stata invece svolta a Cala del Vino dai gruppi subacquei di vari diving center, che hanno lavorato insieme per ripulire il piccolo arenile dai depositi marini accumulatisi nel tempo.

nella foto le volontarie di Legambiente



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