A.B.
14 novembre 2015
«Basta false promesse, politica si attivi subito»
Lo chiedono il segretario generale ed il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Cagliari, Antonio Spera e Marco Spiga, sottolineando come «sia inaccettabile che, per le inerzie e i gravi ritardi della nostra burocrazia, una multinazionale come Glencore, l’unica azienda rimasta in attività nel sito e oltretutto l’unica disposta ad acquisire gli impianti Alcoa, annunci che getta la spugna perché gli impegni assunti dalle istituzioni sono rimasti sulla carta»

CAGLIARI - «La classe politica regionale si attivi immediatamente per salvaguardare il polo industriale di Portovesme e San Gavino». Lo chiedono il segretario generale ed il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Cagliari, Antonio Spera e Marco Spiga, sottolineando come «sia inaccettabile che, per le inerzie e i gravi ritardi della nostra burocrazia, una multinazionale come Glencore, l’unica azienda rimasta in attività nel sito e oltretutto l’unica disposta ad acquisire gli impianti Alcoa, annunci che getta la spugna perché gli impegni assunti dalle istituzioni sono rimasti sulla carta».
«Questo significa – proseguono – gettare sul lastrico oltre 4mila famiglie fra lavoratori diretti e dell’indotto, visto che agli ex dipendenti Alcoa si aggiungeranno tutti quelli del polo industriale, a partire dai lavoratori di Eurallumina che dal 31 dicembre di quest’anno saranno in mobilità. Oltre al rinnovo del regime di super interrompibilità – aggiungono Spera e Spiga – è urgente che la Regione Sardegna e tutte le istituzioni locali interessate facciano la propria parte per arrivare ad accordi specifici con Enel e Terna per il consumo di energia che permettano alle aziende del polo produttivo della provincia di Carbonia-Iglesias di continuare la propria attività e di poter investire nel nostro territorio. Da parte nostra, siamo pronti a collaborare come sempre – concludono – mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti e il futuro di un sito essenziale per la ripresa dell’economia regionale».
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