Pierpaola Pisanu
15 novembre 2006
Quindicimila euro per la cura anti-cinghiale
Firmato un protocollo d´intesa tra Ente Parco, Provincia di Sassari, Ente Foreste e Università di Sassari per affrontare il problema della gestione della fauna selvatica nell´area parco. L´azienda speciale istituirà una borsa di studio per finanziare specifiche ricerche scientifiche

ALGHERO - La casa dei grifoni, oggi è diventata la casa dei cinghiali. Indisturbati corrono lungo il territorio del Parco regionale di Porto Conte, al riparo dalle doppiette, grazie ai vincoli della riserva naturalistica. Ma, sarà inevitabile in futuro lasciare campo libero ai cacciatori per riequilibrare il numero degli ungulati che hanno costituito una prolifica colonia. Si stima che abbiano raggiunto quota tremila, i capi sparsi nell’area protetta. Spesso causa di rovinosi incidenti stradali e danni alle coltivazioni nei campi che ricadono all’interno del perimetro del parco regionale. L’azienda speciale Parco di Porto Conte ha deciso una volta per tutte di affrontare il problema di petto, appoggiandosi alle istituzioni del territorio. E’ di alcuni giorni fa la firma del protocollo d’intesa tra Ente Parco, Provincia di Sassari, Ente Foreste e Università di Sassari per la gestione della fauna selvatica nella riserva naturalistica. In particolare si rende necessaria un’azione di monitoraggio e censimento per quantificare e poi contenere la popolazione dei cinghiali: «Consideriamo gli ungulati, una risorsa faunistica del parco, ma una risorsa che va gestita», ha spiegato Paolo Ballero, membro del consiglio direttivo dell’Ente Parco, che preannuncia il ricorso futuro alla caccia, per un riequilibrio faunistico. Salvo eventuali altre disposizione che arriveranno dal mondo della scienza. Attraverso la sottoscrizione dell’accordo, le istituzioni saranno chiamate a svolgere il proprio ruolo nel controllo e della fauna selvatica e nella successiva predisposizione di un Piano di Controllo e gestione degli ungulati o altre specie potenzialmente dannose. L’Università sassarese, con il Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica, assumerà la responsabilità scientifica e la direzione delle attività di mappaggio, monitoraggio e censimento degli animali. Sarà inoltre istituita dall’Ente Parco, una borsa di studio che si prevede al momento di 15mila euro, per favorire studi inerenti la biologia, ecologia, genetica e gestione delle popolazioni di cinghiali del parco di Porto Conte.
nrlla foto alcuni cinghiali nel parco
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