Marcello Orrù
19 dicembre 2015
L'opinione di Marcello Orrù
Cgil inaccettabile sui migranti
Lascia esterrafatti la proposta della Cgil sarda presentato al presidente Pigliaru che prevede di ripopolare le aree interne della Sardegna affidando terreni agli immigrati. Ma è possibile che tale inaccettabile proposta arrivi da uno dei sindacati più importanti, che dovrebbe avvertire ogni in maniera diretta la grave crisi sociale e occupazionale che colpisce tantissimi sardi e le loro famiglie?
Questo progetto è assurdo e inaccettabile, va respinto con decisione al mittente e con esso tutte quelle proposte simili, lanciate nei mesi scorsi da diversi opinionisti e intellettuali, che ipotizzano la colonizzazione delle nostre zone interne e a bassa densità abitativa da parte di stranieri.
Lo spopolamento si combatte con ben altre politiche, creando opportunità di sviluppo legate all'ambiente, alla qualità della vita e al benessere, all'industria alimentare e turistica, sostenendo gli agricoltori e i produttori locali e non di certo impiantando nuovi popoli che sostituiscano gli abitanti delle zone interne. Da un lato si chiudono gli ospedali e i servizi essenziali nei piccoli comuni e dall'altro si avvallano simili amenità.
La Cgil sa benissimi che ogni anno 6mila giovani lasciano la Sardegna per andare all'estero in cerca di lavoro: la Regione dovrebbe dare i terreni incolti ai giovani sardi e incentivare le nascite con politiche di sostegno alle giovani coppie. Altro che profughi e migranti. Abbiamo una Sardegna discriminata dallo Stato tutti i giorni, umiliata dal Governo su trasporti e infrastrutture e oggi l'amarezza di dover sentire persino queste oscenità da un sindacato che avrebbe mille problemi più importanti a cui pensare. Se la Cgil vuole fare volontariato a favore dei migranti lo faccia nelle proprie strtture e con proprie risorse e non sulle spalle dei sardi.
*consigliere regionale Psd'Az
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