M. P.
11 gennaio 2016
No di Legambiente al super carcere all’Asinara
Ma dal mondo della politica e dalle associazioni ambientaliste arriva il dissenso verso una proposta fatta da chi ancora una volta vorrebbe riaprire il super carcere dell’Asinara

PORTO TORRES - Un coro unanime contro l’ipotesi di riaprire il carcere di massima sicurezza dell’Asinara. La provocazione è arrivata prima dal segretario del Sappe, Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria che ha dichiarato "I terroristi islamici nel carcere dell'Asinara, solo così si evita il proselitismo,solo così si possono isolare dal mondo", seguito a ruota dal senatore Roberto Calderoli "portiamo i terroristi all'Asinara, facciamolo per la nostra sicurezza nazionale”, ed il Presidente Roberto Maroni si è associato.
Ma dal mondo della politica e dalle associazioni ambientaliste arriva il dissenso verso una proposta fatta da chi ancora una volta vorrebbe riaprire il super carcere dell’Asinara. «Bisognerebbe informarli che la Sardegna e lo Stato negli anni ’90 - si legge in una nota - con il sostegno forte delle comunità locali hanno deciso di chiudere il carcere e istituire, nel 1998, il Parco Nazionale, che sta qualificando le risorse ambientali e naturalistiche dell’isola per farlo diventare tra i più belli del Mediterraneo».
«Legambiente - dichiara la presidente di Legambiente Sardegna Annalisa Colombu - respinge con fermezza la proposta assurda di riaprire il carcere ed assicura l’impegno dell’associazione per potenziare il positivo processo di valorizzazione ambientale». Il carcere di massima sicurezza dell'Asinara fu istituito negli anni '60 e qui vennero rinchiusi brigatisti e mafiosi del calibro di Raffaele Cutolo e Salvatore Riina.
Nell'agosto del 1985 i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si rifugiarono nell'isola-carcere per scrivere in tutta sicurezza l'istruttoria per il maxi processo alla mafia che si aprì l'anno seguente. La ribalta è tornata nel 2010 con l'occupazione del vecchio carcere di Cala d'Oliva da parte di un gruppo di lavoratori della Vinyls, azienda chimica del petrolchimico di Porto Torres in forte crisi: per tutti l'Asinara divenne "L'isola dei cassintegrati".
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