Mariangela Pala
27 gennaio 2016
Porto Torres, offesa su Facebook: Ledda querela De Marco
Le sue frasi pubblicate su un “post” le sono costate ora una querela presentata ai Carabinieri dal capogruppo in consiglio comunale del Partito democratico, Massimiliano Ledda, per quelle frasi, definite dalla minoranza “diffamatorie”

PORTO TORRES - Durante le festività natalizie il Presidente del Consiglio Loredana De Marco si era sfogata sui facebook accusando i «Gruppi di potere che hanno spadroneggiato per decenni, devastando e saccheggiando il territorio e il suo tessuto sociale». Le sue frasi pubblicate su un “post” le sono costate ora una querela presentata ai Carabinieri dal capogruppo in consiglio comunale del Partito democratico, Massimiliano Ledda.
Quelle parole, sono state definite dalla minoranza “diffamatorie”, capaci di creare pregiudizio e ripercussioni negative, anche potenziali, sulla reputazione delle persone a cui si rivolge, tale da poter integrare gli estremi di un reato. Nella frase “incriminata” riportata su facebook si fa riferimento alla «situazione di malessere sociale che affligge Porto Torres determinata dalle politiche portate avanti per decenni dai gruppi di potere». L’esponente Pd chiede alla presidente De Marco se è a conoscenza di fatti e/o situazioni, anche di rilevanza penale sconosciute dallo stesso consigliere, che in qualità di cittadino e di amministratore, intende conoscere.
La minoranza consiliare, in occasione della seduta dell’assemblea civica di lunedì scorso, più volte ha chiesto alla presidente del consiglio di fare nomi e cognomi dei “gruppi di potere” a cui faceva riferimento. In caso di diffamazione accertata le pene pecuniarie possono essere salate a seconda dei casi. Insomma per una parola di troppo si rischia di dover sborsare anche 10mila euro, senza neanche accorgersene.
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