Sergio Ortu
25 ottobre 2003
Pinete devastate dall´insetto xilofago
Un vero cimitero in varie zone dei boschi che, se ancora salvi dalle fiamme degli incendiari, certamente non lo sono di fronte alla proliferazioni dei parassiti del legno

Sta diventando sempre più seria e preoccupante la situazione ambientale presente nelle pinete dell’Arenosu, Punta Negra, Bombarde e Mugoni Porto Conte. Sono davvero numerosi ormai gli alberi morti perché invasi da parassiti xilofagi. Un vero cimitero in varie zone dei boschi che, se ancora salvi dalle fiamme degli incendiari, certamente non lo sono di fronte alla proliferazioni dei parassiti del legno. Il problema è noto già da diversi anni e segnalazioni ripetute giungono dagli operai forestali dei cantieri di rimboschimento, a tutt’oggi però nulla è stato fatto per arginare la piaga che ben presto potrebbe ridurre di non poco gli ettari del patrimonio boschivo della Riviera del Corallo. Agli occhi di chi transita sulle strade del comprensorio a nord della città la realtà delle cose potrebbe sembrare non tanto seria, ma basta passeggiare sulla pista ciclabile o entrare in qualche sentiero delle Bombarde o di Punta Negra per rendersi conto della gravità del problema. Una piaga ambientale che potrebbe ripercuotersi anche sull’incolumità dei molti campeggiatori occasionali estivi e degli abituali frequentatori delle pinete per le scampagnate primaverili e domenicali. Molti alberi ormai morti stanno crollando e molti altri sono pericolanti. Occorre intervenire subito- sostengono diversi agronomi forestali e naturalisti-prima che l’intero patrimonio boschivo venga intaccato dall’animale parassita del legno. Il futuro delle pinete della Riviera dunque non è certamente roseo da una parte la minaccia del fuoco come successo nell’estate appena trascorsa e dall’altra la silenziosa e incalzante distruzione dell’animaletto parassita. L’indifferenza incomprensibile delle istituzioni preposte alla salvaguardia completa il desolante panorama.
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