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Sergio Ortu 8 gennaio 2007
Atti vandalici, non se ne può più
Ingenti i danni alle auto e al patrimonio pubblico
Atti vandalici, non se ne può più

ALGHERO - Neanche durante il capodanno appena trascorso, apparentemente tranquillo sotto il profilo dell’ordine pubblico, si è arrestato il movimento vandalistico locale. Se inizialmente sembrava che i danni fossero stati di misura inferiore per lo meno al patrimonio pubblico, c’è da registrare invece una notevole devastazione del privato. Nella notte dell’anno infatti, in diverse vie della città, in modo particolare via Mazzini, sono state prese d’assalto le auto parcheggiate. O meglio i pneumatici delle stesse che sono stati squarciati insieme agli specchietti retrovisori e alle spazzole tergicristalli. Una devastazione incomprensibile e ingiustificabile che ha coinvolto, a quanto sembra dalle prime stime, una cinquantina di auto. Sembra quindi sempre più ardua la lotta contro i vandali quasi una battaglia persa in partenza visto che le forze dell’ordine non sono mai riuscite a catturare queste bande di giovinastri in cerca di chissà quale emozione. Danni dunque che non hanno fatto certamente iniziare bene l’anno a molte famiglie costrette ad una spesa non preventivata e che dopo le feste risulta assai pesante per il bilancio familiare. Ma anche per quanto riguarda il patrimonio pubblico non sono mancati i danni a partire dalle fioriere divelte e arredi urbani distrutti non solo in città, ma anche a Fertilia. Nella borgata al di la del calich sono state prese di mira le panchine della rotonda. Qualche folle si è preso addirittura la briga di smontare le lastre in legno delle sedute e gettarle sulla scogliera insieme a delle transenne e ai cestini gettacarte. Si tratta di segnali preoccupanti che dovrebbero far riflettere la società civile e le istituzioni. Segnali di violenza che non possono essere fatti passare come giochi o bravate del sabato sera. Non foss’altro per il fatto che questo rituale vandalico è progressivo e sempre più devastante. E mentre cresce rigogliosa l’’erbetta sulla rotonda di Fertilia, probabilmente ci sarà da aspettarsi a breve qualche devastazione che manderà in fumo l’ennesimo intervento di riqualificazione. Bisogna pensare in positivo, ma in molti si domandano se ha senso investire denari pubblici per poi assistere alla vanificazione degli stessi per colpa di pochi imbecilli.



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