«Io non ho preso parte al voto, in segno di rispetto per la storia di Gramsci, ma capisco il no del mio gruppo: noi siamo per le cose fatte bene, non per mettere “una bandierina” come ha fatto la deputata Caterina Pes oggi, e strumentalizzare qualsiasi cosa», dichiara il deputato del M5S Nicola Bianchi
GHILARZA - «Io non ho preso parte al voto, in segno di rispetto per la storia di Gramsci, ma capisco il no del mio gruppo: noi siamo per le cose fatte bene, non per mettere “una bandierina” come ha fatto la deputata Caterina Pes oggi, e strumentalizzare qualsiasi cosa». Questa la dichiarazione rilasciata all'agenzia di stampa Dire dal deputato del Movimento 5 Stelle Nicola Bianchi, dopo la decisione del suo movimento, oggi (giovedì) alla Camera dei Deputati, di votare contro la legge (prima firmataria l'oristanese Pes, deputata del Pd) che riconosce Casa Gramsci, a Ghilarza, monumento nazionale
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Il deputato sottolinea di non aver preso parte alla votazione («da sardo, ho un altro approccio alla questione»), spiegando poi le motivazioni che hanno spinto i suoi colleghi a votare contro la proposta: «È sbagliato e strumentale il metodo scelto, quello della legge».
«In Italia ci sono migliaia di strutture importantissime dal punto di vista culturale, non si può certamente fare un legge per ognuna di esse. Non siamo contro Gramsci, ci mancherebbe, ma oggi abbiamo avuto l'esempio lampante di cose fatte guardando nel proprio giardino, e non all'interesse della collettività», conclude l'onorevole del M5S.
Nella foto: il deputato Nicola Bianchi