Attilio Dedoni
12 maggio 2016
L'opinione di Attilio Dedoni
Sul lavoro approvata una scatola vuota
La legge sui servizi e le politiche del lavoro approvata stamani è una scatola vuota, perché affronta il problema di assistere i giovani nella ricerca di un impiego ma non quello di garantire loro delle competenze spendibili nel mercato occupazionale. Se non si chiude la filiera della formazione, con una riforma complessiva che metta in un unico sistema l’istruzione, la formazione professionale e le politiche del lavoro, il dramma della disoccupazione giovanile rischia di diventare un male cronico della nostra Isola.
Nella legge approvata oggi manca del tutto la formazione professionale, così come è mancata del tutto in questi due anni e tre mesi di governo della Giunta di centrosinistra. L’Assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale e quello alla Pubblica Istruzione non si parlano, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: aumenta la disoccupazione e, a fronte di un aumento complessivo dell’offerta di istruzione, non si arresta l’abbandono scolastico e non migliorano le competenze degli studenti, come ha rilevato il rapporto annuale di Save The Children presentato ieri. Manca del tutto l’alternanza scuola-lavoro: i giovani vanno a scuola controvoglia per mancanza di alternative che consentano di seguire le loro inclinazioni e finiscono per non imparare nulla.
Il fatto che da decenni la Regione spenda centinaia di miliardi di lire prima e di milioni di euro poi, con l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica, dimostra che qualcosa non funziona. Purtroppo, in quest’ottica, la nuova legge sulle politiche del lavoro rappresenta l’ennesima occasione persa. Se non si arriva a risolvere l’equazione che lega la dispersione scolastica, la qualità dell’apprendimento e la disoccupazione giovanile, per la Sardegna non può esserci alcun futuro.
*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale
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