S.A.
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Ad Alghero l´anteprima de L’arte dei Giganti
“L’Arte dei Giganti” è più di uno spettacolo, è un’esperienza che fonde musica, arte e tecnologia per raccontare l’anima di un’isola leggendaria in tutto il Mediterraneo, basandosi sul rigore della ricerca storico-scientifica e la spettacolarizzazione scenica e tecnologica. Appuntamento il 31 agosto

ALGHERO - Due eccezionali anteprime, il 29 agosto all’Anfiteatro di San Gavino Monreale e il 31 agosto al Teatro Lo Quarter di Alghero (ore 21.30) ospitate nel Circuito Multidisciplinare del CeDac Sardegna, che serviranno a testare e mettere a punto il più importante allestimento proposto per il 2025 da MedinSard, il neonato Centro di Produzione Musicale creato da Sardegna Concerti e inserito tra i tredici CPM italiani riconosciuti e finanziati dal Ministero della Cultura per il triennio 2025/2027. L’opera, che si avvale della coproduzione di Rete Sinis, verrà presentata in prima nazionale assoluta a fine novembre al Teatro Massimo di Cagliari in occasione di European Jazz Expo 2025 (con replica al Teatro Eliseo di Nuoro in occasione del Festival Anima Nera), davanti a una nutrita selezione di giornalisti e direttori di festival dell’area Mediterranea, per supportare il successivo tour dell’estate 2026 nei teatri antichi del Mediterraneo.
“L’Arte dei Giganti” è più di uno spettacolo, è un’esperienza che fonde musica, arte e tecnologia per raccontare l’anima di un’isola leggendaria in tutto il Mediterraneo, basandosi sul rigore della ricerca storico-scientifica e la spettacolarizzazione scenica e tecnologica. Un progetto artistico di alto profilo, tutt’ora in fase di sperimentazione, in vista della prima nazionale a novembre al Teatro Massimo di Cagliari in occasione di European Jazz Expo 2025. Un’opera che unisce strumenti ancestrali e moderni a tecnologie digitali all’avanguardia e che partendo dall'affascinante mistero dei Giganti di Mont’e Prama, punta ad includere ogni fase della storia antica e arcaica della Sardegna, confermando l’enorme valore che queste antiche sculture d’arenaria dalle forme antropomorfe hanno avuto nella storia dell’intera area mediterranea.
Uno spettacolo multimediale, frutto dell’intuizione di Gavino Murgia, virtuoso del sax, polistrumentista, compositore contemporaneo e grande ricercatore delle tradizioni popolari, in scena con un gruppo di artisti sardi e internazionali dal calibro di Giuseppe Frana (Oud e saz); Luciano Biondini (accordeon); Marcello Peghin (chitarre) e Jason Cagwin (percussioni e batteria). Uno show caratterizzato dalla continua interazione tra musicisti e immagini - proiettate da schermi Led ad altissima definizione - e dove musica, immagini, luce e suggestioni costituiscono un unicum sensazionale e coinvolgente. Uno spettacolo che utilizza mapping 3D, e installazioni interattive per creare scenografie dinamiche che trasformano ogni location in un palcoscenico unico e dove l’integrazione della realtà aumentata e virtuale offre al pubblico un coinvolgimento senza precedenti.«Il nostro obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale sardo, aumentando la visibilità internazionale dell’Isola – fanno sapere gli organizzatori – raccontando la cultura, la musica, il paesaggio e la storia millenaria della Sardegna in maniera moderna, lontana dagli stereotipi. Una narrazione scientificamente rigorosa ma al contempo spettacolare e suggestiva, che pone l’Isola e i suoi tesori al centro dei riflettori della ribalta internazionale, collocandoli, oltre che nella storia dell’archeologia, anche nel contesto globale della storia dell’arte con l’idea di valorizzarne l’importanza estetica, artistica e universale».
Nella foto: Gavino Murgia
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