Vanni Sanna
1 giugno 2016
L'opinione di Vanni Sanna
Quello che il Pd non chiederà al ministro
Ecco un paio di domande che il Pd locale dovrebbe fare al ministro Graziano Delrio se davvero avesse a cuore gli interessi della città che vorrebbe governare. Per quale motivo l’unico porto sardo classificato come “core”, cioè considerato strategico per le reti di trasporto transeuropee, è quello di Cagliari? Come mai la Sardegna è rimasta esclusa dai corridoi europei delle autostrade del mare? Perché Cagliari viene indicata come sede dell’Autorità portuale unica nonostante l’impietoso raffronto con i porti del nord Sardegna su merci e passeggeri trasportati?
Il ministro Delrio è a conoscenza del fatto che dagli scali di Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci transitano il 98% di passeggeri e auto al seguito e il 70% delle merci destinate al funzionamento economico e sociale della Sardegna? E’ consapevole, il ministro, che la gran parte delle merci dichiarate per il porto di Cagliari sono rappresentate dagli idrocarburi destinati alla Saras e dal transhipment dei container che arrivano al porto canale? Sa che queste merci non contribuiscono all’economia della Sardegna ma solo a quelle della Saras e della società di gestione del porto canale?
Non ritiene, Delrio, che si tratti di una spending review al contrario, dal momento che la sede gestionale dei porti più trafficati e importanti viene collocata a 350 chilometri di distanza? Allo stato attuale non c’è chiarezza sulla futura organizzazione gestionale dei porti e delle sedi locali, considerate le distanze in gioco e le difficoltà dei trasporti. E’ un vero peccato che il Pd locale non abbia ancora invitato qui, come da prassi consolidata, anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. A lui, infatti, il candidato sindaco Carlo Careddu, che dichiara di amare la nostra città, avrebbe potuto chiedere se la Regione abbia già chiesto ufficialmente al ministero dei Trasporti il cambio di sede dell’Autorità portuale unica, esercitando un diritto che la legge di riforma prevede espressamente a patto che si tratti di una richiesta motivata. Le buone ragioni non mancano. Manca la volontà politica ? Perché Abbiamo il fondato timore che il Pd abbia Cagliari nel cuore, non certo Olbia, come ampiamente dimostrato in tutte le riforme finora attuate (Asl, Enti locali eccetera).
Un’ultima domanda a Delrio riguarda la Sp 38, la strada che collegava Olbia a Tempio, tuttora chiusa al traffico a tre anni di distanza dal tragico crollo della carreggiata che causò la morte di tre persone durante il passaggio del ciclone Cleopatra. Da tre anni la Gallura è divisa in due, con costi e disagi sempre maggiori per i cittadini. Ebbene, a che punto siamo con le procedure? Quanti anni ancora dovranno trascorrere per riavere un collegamento degno di questo nome con l’Alta Gallura? Queste cose un aspirante sindaco di Olbia dovrebbe chiedere al ministro e anche a un presidente della Regione che viene pudicamente tenuto lontano da questa campagna elettorale. Mi auguro vivamente non si tratti della solita passerella, come avvenuto con il ministro Boschi. La città non ha certo bisogno di questo. La città ha bisogno di risposte, ha bisogno di farsi finalmente rispettare, senza condizionamenti partitici di sorta.
*Candidato sindaco di Olbia
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