Il disimpegno di Ryanair dall´aeroporto di Alghero e la mancata programmazione di valide alternative per l´estate ha ripercussioni pesantissime non solo sui turisti
ALGHERO - Mancano le alternative al low cost e l'avvio dei rimpiazzi Alitalia si conferma un flop [
LEGGI]. Diminuiscono sensibilmente i collegamenti attivi con le capitali europee e nazionali per la summer 2016 dall'aeroporto di Alghero e salgono i prezzi dei singoli voli. Il tutto nell'immobilismo giustificato ma dubbio della proprietà Sogeaal, che celandosi dietro l'infinita attesa Ue, vincola qualsiasi tipo si sostegno alle compagnie aeree lavorando nel contempo alla vendita delle quote societarie a importanti fondi d'investimento [
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E' la prima, scontata, tragica conseguenza del disimpegno di Ryanair dall'aeroporto di Alghero, sommata alla mancata programmazione di valide alternative, che ha ripercussioni pesantissime non solo sulla diminuzione di turisti e passeggeri sul Riviera del corallo (-37% solo ad aprile), ma anche sui sardi residenti e quelli all'estero. Tutti impossibilitati a spostarsi con facilità come accadeva in passato, ed obbligati ad accollarsi costi sensibilmente maggiori.
Così dopo la rabbia di decine di giovani emigrati per studio e lavoro in Irlanda, Spagna, Inghilterra, Germania e Olanda che nei mesi scorsi avevano dato vita alla protesta organizzata "Don't leave us Ryanair", con centinaia di post, commenti e lamentele veicolate sui social [
LEGGI], Daniela Pedes non si dà per vinta. Dopo aver chiacchierato telefonicamente con l'assessore ai Trasporti su Radio Dublino [
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LEGGI] ritorna all'attacco.
«Siamo discriminati, ci viene negato il diritto alla mobilità sancito dalla costituzione. Ci costringono a viaggi estenuanti, fatti di scali, ore di attese degli aeroporti, spese doppie per arrivare a casa nostra dove siamo cresciuti, tutto questo per finanziare le tasche politiche» è la dura constatazione. «Noi sardi che viviamo all'estero siamo disgustati - conclude la giovane sarda emigrata all'estero - ci vergogniamo di avere alla giuda persone incapaci di favore e agevolare i suoi concittadini che stanno fuori per lavoro».
Foto d'archivio