A.B.
4 luglio 2016
«Un vero disastro nei cieli sardi» Sindacati e lavoratori con i Sindaci
Dopo un mese di silenzio, anche il segretario generale regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu irrompe nella querelle “trasporto aereo”

ALGHERO – Dopo un mese di silenzio, anche il segretario generale regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu irrompe nella querelle “trasporto aereo”. La decisione è giunta dopo aver letto le decisioni che la Regione vorrebbe intraprendere rispetto alla Ct1–nuova Ct2 e sui collegamenti internazionali. Dall'insediamentento della Giunta Pigliaru, Boeddu, riguardo all'aeroporto di Alghero, ha sempre chiesto «immediati interventi e correttivi per evitare quello che puntualmente si sta verificando: un vero e proprio disastro nei cieli sardi». Ora, dopo oltre due anni, si conoscono le iniziative che la Regione vorrebbe assumere per trovare soluzione ad un problema che, ad avviso del segretario Filt Cgil, in larga misura è dovuto a loro responsabilità. «Peraltro – dichiara - parrebbe che tali iniziative potrebbero essere effettivamente operative non prima di un anno e mezzo! Semplicemente inaudito. Senza contare che, alcune misure, riguarderebbero solo una parte dell’Isola, come se il restante pezzo della Sardegna non soffrisse il problema dei collegamenti».
Entrando nel merito, il segretario regionale ribadisce ancora una volta la sua contrarietà sulla tariffa unica, così come la diversificazione dei prezzi che, soprattutto in alcune fasce orarie, dovrebbero costare di più. «Questa posizione, se non rivista e corretta, potrebbe comportare una grande ingiustizia soprattutto per i sardi. Infatti, tutti sanno che i sardi che si spostano in aero usufruendo dei diritti legati alla continuità territoriale, lo fa per la quasi totalità delle volte non per svago ma, per lavoro, salute e studio. Se non si analizzano bene i dati di traffico, i flussi e le motivazioni delle persone che si spostano soprattutto da e per Roma e Milano, potremmo vivere un vero e proprio paradosso: i turisti che vengono in Sardegna soprattutto per svago – spiega Boeddu - non avendo orari rigidi da rispettare, potranno avere la libertà di scegliere di viaggiare negli orari più convenienti dal punto di vista tariffario. Il cittadino sardo, per contro, obbligato a viaggiare per le motivazioni sopra esposte, non potendo contare sulla flessibilità degli orari, sarà costretto a pagare molto di più perché, obtorto collo, dovrà acquistare i biglietti nelle fasce più care. Ma non è finita qui. Questa ingiustizia nei confronti del popolo sardo, si consumerà sulla propria pelle. Infatti, tale diabolico sistema sarà finanziato con i soldi degli stessi cittadini isolani».
Boeddu guarda poi alla questione, non meno grave, dei voli internazionali. Anche in questo caso, parlano i dati in merito alle rotte ed ai passeggeri trasportati. Il leader della Cgil Trasporti della Sardegna invita a paragonare i dati di dieci anni fa e quelli degli ultimi tre mesi. «Siamo piombati nuovamente un un’altra era, quella che porterà il nord ovest inevitabilmente al declino. Il tempo è scaduto e non possiamo permetterci di perderne altro. Non è pensabile che il governatore, insieme all’assessore regionale dei Trasporti, non si rechino a Bruxelles per avere la risposta che, per loro dichiarazione, doveva arrivare oltre due mesi fa. Peraltro, se non dovesse arrivare alcuna risposta, per ammissione dello stesso assessore regionale non si potrà varare neppure il piano da lui stesso elaborato». Boeddu ritiene che anche in questo caso sia doveroso per prima cosa che la Regione, anche tramite il Governo, pretenda in tempi brevi la risposta «che l'Unione Europea avrebbe dovuto dare da oltre due mesi e dopo varare un piano rispetto alle rotte internazionali. La Giunta, invece, ha deciso di fare l’esatto opposto. A prescindere, come avrebbe detto Totò, vara un progetto subordinandolo ad una risposta dalla Unione Europea che non arriva».
Ultima, ma non per importanza, la vertenza che vede coinvolta la Sogeaal, la società di gestione dell’aeroporto di Alghero. «Anche in questo caso, i manager nominati oltre sei anni or sono, non solo non sono stati in grado di risanare i conti ma, hanno peggiorato di molto la situazione che avevano trovato, trascinando l’unico volano di sviluppo rimasto nel territorio del nord ovest nel baratro. Considerato che, correttamente, il governatore della Sardegna insieme all’assessore regionale dei Trasporti hanno da sempre parlato e sposato la pratica della meritocrazia - Boeddu chiede - ma non sarà giunto il momento perché a questa società di gestione venga assegnato un nuovo management? In attesa che tutto ciò accada, i sardi saranno costretti a rinviare tutto quello che avrebbero dovuto fare in un dato giorno e sperare solo ed esclusivamente nella fortuna per poter trovare un posto in aereo», conclude il segretario generale regionale Filt Cgil.
Nella foto: il sindacalista Arnaldo Boeddu
|