A.B.
1 settembre 2016
Scavi clandestini a Padria: tre denunce
Nel tardo pomeriggio di martedì, i Carabinieri della locale Stazione di hanno sorpreso tre giovani mentre eseguivano scavi clandestini vicino a due cisterne di epoca romana dell’area archeologica San Pietro, zona che confina con la periferia del centro abitato

PADRIA - Nel tardo pomeriggio di martedì, i Carabinieri della Stazione di Padria hanno sorpreso tre giovani mentre eseguivano scavi clandestini vicino a due cisterne di epoca romana dell’area archeologica San Pietro, zona che confina con la periferia del centro abitato. I tre giovani si erano organizzati di tutto punto con pale, picconi, rastrelli, torce elettriche ed ombrelloni per ripararsi dal sole.
Nell’area archeologica, dichiarata di interesse con decreto ministeriale del 1989, i “tombaroli” hanno praticato due cunicoli, uno dei quali, profondo un paio di metri, aveva raggiunto il muro delle antiche cisterne, che tra l’altro è stato danneggiato. I militari li hanno colti in piena flagranza mentre, attrezzi alla mano, lavoravano al cunicolo più piccolo.
Le conseguenti perquisizioni hanno consentito di rinvenire e sequestrare 214 reperti, consistenti in frammenti di terracotta, pietra e metallo di varie forme e dimensioni, di presunto interesse archeologico (sarà un esperto della soprintendenza ad esaminarli e valutarli). I tre giovani sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Sassari per i reati di danneggiamento aggravato, ricettazione, scavi clandestini ed impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.
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