S.A.
7 settembre 2016
Cormorani: Coldiretti fa pressing in Provincia
In questi ultimi anni i cormorani sono aumentati in modo esponenziale, crescendo di oltre l’80% rispetto alle presenze consolidate con serie ripercussioni economiche negli stagni oristanesi

ORISTANO - Con una nota scritta, indirizzata al Commissario straordinario della Provincia Massimo Torrente, Coldiretti Oristano sollecita la messa in opera del piano di contenimento dei cormorani. A fine luglio la notizia dell’approvazione, da parte dell’ISPRA, delle azioni proposte dalla Regione Sardegna per contenere i danni provocati dal volatile nei compendi ittici oristanesi, è stata accolta positivamente dai pescatori ed operatori del settore. In questi ultimi anni i cormorani sono aumentati in modo esponenziale, crescendo di oltre l’80% rispetto alle presenze consolidate con serie ripercussioni economiche. Solamente i danni diretti sono stimati in oltre 2.500.000 euro, senza contare quelli indiretti, di difficile computo.
Coldiretti Oristano ed UECOOP Sardegna hanno ripetutamente denunciato la situazione ormai insostenibile vissuta negli stagni oristanesi, richiedendo alla politica regionale interventi di contenimento. Una risposta è arrivata dalla Giunta regionale nel dicembre del 2015, con il riconoscimento della necessità di integrare le azioni di prevenzione con interventi di abbattimento. Il via libera dell’ Ispra al piano impone però di attivare tutte le procedure necessarie per addivenire quanto prima ad una operatività sul campo. Al commissario straordinario della Provincia Massimo Torrente - afferma il Direttore Coldiretti Oristano Giuseppe Casu - chiediamo di conoscere lo stato d’ arte del provvedimento attuativo e le azioni intraprese.
E’ indispensabile che il piano di contenimento sia operativo entro ottobre, data in cui solitamente sopraggiunge la prima ondata di cormorani negli stagni locali. Solo in tal modo possiamo lenire tutte le difficoltà e i danni dovuti al loro eccessivo numero e presenza e rasserenare anche la attività degli operatori, preoccupati per una nuova stagione di danni. Per il direttore Coldiretti Oristano è ora indispensabile anche attivare una strategia coordinata e complessiva sull’intero tema attinente la “fauna selvatica” ormai fuori controllo. Cornacchie, nutrie, cinghiali sono tra le specie più invasive che in diversi territori hanno assunto dimensioni molto problematiche, alterando quell’equilibrio fondamentale tra risorse ambientali ed attività produttive.
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