Red
10 novembre 2016
L´ultimo Bruxelles: scalo chiuso all´Europa
Oggi l'ultimo volo internazionale Ryanair da Alghero. L’assessore ai Trasporti ha imposto la sua linea sull’aeroporto, contro l´opposizione e contro una parte del suo Pd. Si tira dritto verso la vendita dello scalo e ancora una volta si chiude la porta agli incentivi. Intanto Alborante di Ryanair scommette già su un nuovo gestore

ALGHERO – L'aeroporto chiude all'Europa, oggi l'ultimo volo internazionale da e per la Riviera del Corallo (Bruxelles): è l'effetto delle politiche regionali sui trasporti. Per rivedere un collegamento a basso costo con l'Europa bisognerà aspettare la fine di marzo 2017. Deiana sbaraglia la concorrenza e spazza via tutti, dentro e fuori il suo Pd. L’assessore impone la sua linea sull’aeroporto di Alghero, a dispetto delle pressanti richieste dei sindaci, delle imprese, dei sindacati, di buona parte del consiglio regionale regionale e del suo Partito democratico. Oltre che dei numeri: 250mila circa sono i passeggeri persi solo nel 2016. Colpito e affondato il capogruppo Pietro Cocco che lo aveva sfidato nei giorni scorsi e aveva rivendicato l'urgenza di procedere con i finanziamenti al traffico per lo scalo pubblico algherese.
Lo scontro tra le due parti si è consumato prima della seduta di mercoledì in Consiglio regionale, dove è stato approvato il disegno di legge sulla ricapitalizzazione di Sogeaal, ma vincolata alla deadline del 28 novembre che indica la nuova scadenza per la vendita dello scalo (oltre il 70% delle quote pubbliche della società di gestione): si salveranno i conti solo in caso di una nuova fumata nera (sarebbe la tredicesima) della procedura di privatizzazione. Deiana resta fermo, dunque, sulla volontà di cedere le quote ai privati e subito. Per questo rumours sempre più attendibili confermano che la giunta (e il suo presidente) non procederanno al piano di sostegno ai low cost, per cui non sarebbe necessaria nemmeno una legge.
Un esecutivo che da un anno non interviene, mentre l’aeroporto di Alghero ha continuato a registrare il crollo costante e inesorabile di traffico, ha perso la base Ryanair, è arrivato a non avere più un volo internazionale nei mesi invernali come non succedeva da 16 anni. Una disfatta economica prima ancora che sociale (è stata la Ryanair a fare la vera continuità territoriale con l'Europa, con investimenti certamente inferiori rispetto alle tratte ben pagate sul continente). Con le macerie ora restano gli interrogativi. Ma cosa sono altri 18 giorni rispetto a 365 per sapere quale destino attende l’aeroporto del nord ovest della Sardegna ma per cui si è mobilitata un’isola? Ci sarà stavolta un acquirente oppure no? E se si, sarà quella F2i di cui si è tanto parlato perchè certamente molto vicina allo stesso Deiana?
Intanto su un nuovo gestore sembra già scommettere John Alborante, sales&marketing manager per l'Italia di Ryanair, che ha parlato della Sardegna a margine di una conferenza all'aeroporto Marconi di Bologna, «La Sardegna? Non è un discorso di incremento di investimenti su Cagliari piuttosto che su Alghero, si tratta di accordi commerciali. Con Cagliari si sta procedendo sull'accordo commerciale medesimo; Alghero si trova invece in una fase di riassegnazione del managament per la nuova gestione» ammette molto candidamente il manager.
«Quanto dovremo aspettare ancora? Dipende dai nostri interlocutori, una volta che li verrà tutto definito potremo cominciare ad interagire col nuovo gestore». Parole che non lasciano troppo spazio alle allusioni o fraintendimenti: oggi c'è un azionista che ha deciso di non incentivare i voli e programmare neppure la summer 2017 (ad oggi rimangono vendibili i soli collegamenti attivi nel 2016), riportando così lo scalo indietro di dieci anni (lo confermano i dati). Probabilmente c'è chi ha già deciso chi (e se) dovrà parlare con O'Leary. Tutto il resto è tempo e fiato sprecato, se lo mettano in testa tutti.
|