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23 aprile 2007
Minacce di morte a Valdo Di Nolfo
Alla vigilia dell’annunciata pedalata antifascista, è spuntata una nuova scritta sui muri algheresi. Questa volta l’obbiettivo è Valdo Di Nolfo, candidato a consigliere comunale nella lista di Alghero Viva

ALGHERO - Un macabro benvenuto ha accolto i militanti del "Cantiere Sociale" nel punto di ritrovo stabilito per la partenza della Pedalata Ecologica Antifascista svoltasi domenica. Nella fioriera di Piazza Sventramento campeggiava la scritta "Valdo muori", vergata probabilmente dalla stessa mano che ha disegnato una svastica nella parete di fronte. Con tutta probabilità la minaccia era riferita a Valdo Di Nolfo, il candidato consigliere del Cantiere Sociale, che corre nella lista di Alghero Viva. La pedalata si è comunque svolta regolarmente, e i militanti del Cantiere Sociale hanno percorso in bicicletta le vie della città muniti di pennelli e vernice. Lo scopo, cancellare le vergognose scritte inneggianti al nazifascismo che deturpano molti muri della città. Sono state cancellate le scritte dietro l’istituto alberghiero e quelle antisemite nella via del Canalone e in viale Tore Burroni. «In particolare nella strada intitolata all’indimenticato campione del mondo di pugilato le scritte naziste erano lunghe decine di metri –raccontano dal Cantiere Sociale- si tratta di una via molto trafficata, un vero e proprio biglietto da visita per i turisti. Le scritte naziste c’erano da mesi, e nessuno si è mai preoccupato di porre rimedio». Non è stato cancellato invece l’insulto ai partigiani in una parete di via degli Orti poiché impresso su un muro privato. Anche la minaccia di morte a Di Nolfo non è stata cancellata. «Il Cantiere Sociale non ha paura di chi, vigliaccamente, in pieno stile fascista, opera di notte come i pipistrelli insultando la storia d’Italia, la Resistenza su cui si fonda la costituzione repubblicana e perfino un candidato a consigliere –affermano- agiamo alla luce del sole, con il coraggio delle nostre idee, sporcandoci le mani, se necessario anche di vernice».
Nella foto: La scritta minatoria sulla fioriera di Piazza Sventramento
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