Red
4 febbraio 2017
Riformatori sardi: «Sanità al collasso»
«Stop al blocco del turnover e si varino subito gli atti aziendali», chiede il consigliere regionale Michele Cossa, che sottolinea come, «nelle strutture ospedaliere sarde la situazione è davvero drammatica»

CAGLIARI - Gli ospedali sardi sono al collasso ed in tutto questo la Giunta regionale pensa ai massimi sistemi invece di fare azioni concrete come l’immediato stop alla delibera 43/9 del 2015 che blocca il turnover nella sanità. Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.
«Nelle strutture ospedaliere sarde – dice Cossa – la situazione è davvero drammatica e il blocco delle assunzioni sta creando tantissimi problemi. I servizi talvolta chiudono e se ciò non accade è semplicemente perché il personale si sacrifica. Ma inevitabilmente le liste d’attesa si allungano, mettendo così a rischio la qualità dell’assistenza. Senza considerare che il personale della sanità è vecchio, l’età media è di quasi 55 anni. Tutto questo perché con questa delibera la Regione ha imposto un blocco totale e generalizzato al rinnovo del personale».
Secondo i Riformatori sardi, la Giunta regionale non avrebbe trattato tutti allo stesso modo. «Ci piacerebbe tanto sapere – chiede il consigliere dei Riformatori – su quali basi la Direzione generale dell’Assessorato ha deciso deroghe per alcune aziende e rigidità totale per altre. Il solito sistema della sinistra becera, che pensa di poter governare tutto dal centro, elargendo concessioni a sua totale discrezione». Ma adesso, prosegue Cossa, «non si capisce perché si continui a mantenere un blocco del turnover che sta creando solo danni. La riforma della sanità è operativa e i manager sono lautamente pagati: dovrebbero essere loro ora a decidere se e come sostituire il personale. Dando anche anche i direttori generali la possibilità di varare atti aziendali in linea con quanto il Consiglio regionale ha chiesto: controllo della spesa, maggiori servizi e di qualità elevata».
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