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Red 1 aprile 2017
Colazione: per 4 bambini su 10 non è corretta
-Latte Arborea estende il progetto Mangiar sano alle scuole di Cagliari. Ieri mattina, il capoluogo regionale ha ospitato il convegno “Buongiorno Colazione! Esperti a confronto sul pasto più importante per il benessere psicofisico dei ragazzi”
Colazione: per 4 bambini su 10 non è corretta

CAGLIARI - La Sardegna è una regione virtuosa in Italia, perché solo un bambino su tre è a rischio obesità o è sovrappeso, ma ben quattro bimbi su dieci non fanno una corretta prima colazione. È uno dei dati emersi stamane a Cagliari nel corso del convegno “Buongiorno Colazione! Esperti a confronto sul pasto più importante per il benessere psicofisico dei ragazzi”, iniziativa annuale promossa da Latte Arborea e dalla direzione scolastica regionale. All’iniziativa, moderata dalla giornalista Stefania De Michele, sono intervenuti Giuseppe Banderali (direttore delle Unità di Neonatologia e Pediatria dell’Azienda ospedaliera San Paolo, Università di Milano), Evelina Flachi (biologa nutrizionista e presidente Food Education Italy), Gabriele Schintu (referente dell'Unione scolastica della Sardegna), Gianfilippo Contu (presidente di 3A Latte Arborea), Francesco Feliziani (direttore generale Ufficio scolastico regionale), Marco Calligaris (preparatore atletico del Cagliari calcio) e Margherita Granbassi (campionessa di scherma e giornalista sportiva).

«Per quanto riguarda il tasso di obesità – ha spiegato Banderali - la Sardegna si colloca, a livello nazionale, a metà classifica. Meglio fa il Trentino Alto Adige (solo il 15percento circa dei bambini è a rischio), ma molto peggio fanno Sicilia e Campania, con più di un bimbo su due sovrappeso. I giovanissimi sardi però non si distinguono altrettanto bene nella prima colazione: il 10percento la salta e quattro su dieci non ne fanno una adeguata o equilibrata. Cioè non assumono una corretta dose di calorie». Le linee guida italiane per una corretta alimentazione (Inran, 2013) suggeriscono di assumere a colazione circa il 15-20percento delle calorie giornaliere e queste dovrebbero provenire un po’ da tutti i nutrienti: in particolare, il 10-13percento dalle proteine, il 27percento circa dai grassi, il 55-60percento dai carboidrati. Tutto questo poi ha un costo sociale, perché saltare la colazione aumenta il rischio di diabete, ipertensione e patologie cardiache, gravando sulle casse della sanità pubblica per miliardi di euro, è stato detto dagli esperti.

La prima colazione ideale, è emerso al convegno, dev'essere non troppo pesante (per non comportare difficoltà di digestione), ma al tempo stesso nutriente. «La prima colazione corretta del bambino - ha aggiunto Banderali - deve essere varia, garantire un apporto calorico adeguato, ma anche dare gusto, sazietà e buona qualità nutrizionale, apportando vitamine, fibre, carboidrati, lipidi e proteine. Inoltre, dovrebbe comprendere ciascuno dei tre gruppi alimentari: latticini, frutta e cereali». «L’alimento principale da scegliere, perché apporta proteine animali ad alto valore biologico e di calcio, indispensabile per la crescita del bambino, è sicuramente il latte, meglio se intero e fresco – ha precisato Flachi – Una buona alternativa è rappresentata anche da fiocchi di mais o altri cereali consumati magari insieme a uno yogurt. Per una colazione davvero completa, infine, è opportuno aggiungere anche della frutta, meglio se fresca e di stagione, sotto forma di macedonia o, soprattutto nei mesi invernali, una spremuta d’arancia ricca di vitamina C, che aiuta a prevenire i raffreddori».

Anche per concorrere ad insegnare agli alunni le regole di una corretta alimentazione, da quest’anno sarà esteso alle scuole primarie di Cagliari e dell'area metropolitana il progetto di educazione alimentare “Impariamo a mangiare sano”, promosso da Latte Arborea in collaborazione con la Fondazione italiana per l’educazione alimentare e la Direzione scolastica regionale. Dopo l’esperimento positivo dell’anno scorso, negli istituti elementari dell’Oristanese, che ha coinvolto circa 3800 alunni, la cooperativa lattiero casearia e la Direzione scolastica per il 2017 (fa sapere il notiziario Chartabianca) hanno deciso di far partecipi anche quelli del Cagliaritano, con numeri quasi doppi rispetto al 2016: gli studenti interessati saranno infatti 7mila circa. Poi si diffonderà al resto delle scuole di tutta la Sardegna, a partire da quelle di Nuoro e Sassari. La novità è stata annunciata da Contu e da Schintu.

Il progetto intende offrire, ai bambini delle terze, quarte e quinte classi delle scuole primarie, informazioni sulla corretta alimentazione, sul valore nutritivo degli alimenti, su come leggere le etichette, sulla funzione e sull’origine dei cibi, con l’obiettivo di contribuire ad insegnare un comportamento responsabile degli studenti sui cibi, ma anche gli effetti negativi su un’alimentazione non equilibrata. Sono delle animatrici di Latte Arborea, ed esperte di educazione alimentare formate da Fei, ad andare nelle scuole per illustrare ai bambini queste nozioni. Il progetto pilota fa parte delle iniziative previste dal protocollo di intesa che Latte Arborea e Direzione scolastica regionale, stipulato ormai 15 anni fa e che coinvolge ogni anno tra i 200 ed i 300 docenti. In tema di sana alimentazione e di diffusione di più corretti stili di vita, sono chiamate ad impegnarsi anche le imprese alimentari, investite sempre più di un ruolo sociale che non può prescindere dalla tutela della qualità e della sicurezza dei prodotti commercializzati. Un impegno, questo, concretizzato da Latte Arborea che, ha Contu, «da sempre opera con la piena consapevolezza della responsabilità sociale che deriva dalle attività di produzione e commercializzazione di prodotti alimentari. Non possiamo dimenticare che, alla base, ci sono anche le nostre radici, ovvero un legame imprescindibile con il territorio. La coesione fra i soci, poi, è stata fondamentale per poter estendere il concetto di cooperativa al resto della Sardegna, per diffondere la consapevolezza di realizzare, tutti insieme, qualcosa di importante».

Una corretta e sana alimentazione aiuta anche a diventare bravi sportivi e lo stesso sport può essere la palestra migliore, dopo la famiglia, per acquisire migliori abitudini nel mangiar bene. Ne hanno discusso Calligaris e Granbassi. “Per sopperire a difficoltà logistiche o a un’alimentazione inadeguata dei nostri giovani – ha detto il preparatore rossoblu - il Cagliari con la sua azienda di catering ha predisposto degli appositi lunch box per un pasto adeguato all’apporto energetico richiesto in allenamento. Una soluzione questa che sensibilizza di riflesso i ragazzi ad alimentarsi bene anche al di fuori della pratica sportiva”. Ma è a casa, in famiglia, che l’alimentazione e nello specifico la prima colazione devono essere equilibrate, anche per ridurre il bisogno degli alunni di mangiare merendine e snack fuori pasto, arrivando così all’ora di pranzo con maggior appetito e consumando tutti i cibi proposti dalla mensa. La prima colazione dev'essere anche un momento di condivisione in famiglia, con bambini e genitori seduti insieme a tavola, consumando il pasto con la dovuta calma (almeno un quarto d'ora è necessario), come un rito mattutino a cui dedicare tutto il tempo necessario.

Nella foto: un momento del convegno



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