Antonio Sini
7 maggio 2017
Città bella e ordinata, di regola: si può
L’evento mediatico che ha proiettato la città al centro dell’attenzione nazionale e non solo, ha dato visibilità a una città quasi perfetta, nel decoro e sostenibilità e nasce la pretesa di esserlo per tutto l’anno

ALGHERO - Che bella Alghero, agli occhi di quelli che hanno visto la città tirata a festa per il giro. Un rincorrersi di eventi, una gestione del particolare che ha sorpreso. Che dire della gestione del traffico, se non impeccabile la direzione del comandante Calzia? Che dire della gestione della pulizia e del decoro, finalmente apprezzabile? E cosa dire di contro? Poco o niente! I commenti sono tutti unidirezionali, farciti di complimenti, verso una città e chi la amministra che ha dato segni dI "potere quando vuole".
I residenti e le migliaia di persone che si sono riversate in città in un giorno feriale (si parla di trentamila presenze nella giornata di giovedì e forse di più venerdì), sono rimaste basite nel vedere la grande macchina organizzativa, perfetta e sicura, con impercettibili sbavature. Alghero ha dato prova di capacità nella gestione di grandi eventi, è ancora di più si sono dimostrati all'altezza i residenti, predisposti a rinunciare a qualcosina, per assecondare le direttive dell'amministrazione finalizzate al raggiungimento dell'obiettivo, cioè offrire Alghero in tutto il suo splendore, fruibile e a misura d'uomo.
Ed proprio qui che in molti si interrogano, che in tanti "pretendono" che l'evento non sia l'eccezione ma che diventi una regola quotidiana per la nostra città. Una città pulita, ospitale, ordinata si può pretendere? Certo, a una condizione imprescindibile: che tutti contribuiscano. E il ruolo del cittadino diventa centrale. Il cittadino che rispetta la sua città, che contribuisce fattivamente al suo decoro, che diventa "sentinella" del suo spazio, diventa protagonista. E il turista, che in città arriva per ammirarla e goderla, non può che continuare nel rispetto degli spazi e dei luoghi.
Pretendere di non buttare per terra carta, avanzi di libagioni, cicche e quant'altro deve diventare la regola. Pretesa che si deve sposare con la legittima aspirazione di conferire negli idonei contenitori gli scarti, contenitori che devono essere svuotati a cadenza regolare, non lasciati per giornate intere a debordare generando di fatto l'ammasso di pattume. Alghero proprio in occasione della partenza del giro d'Italia è stata invasa da turisti consapevoli. Nessuno buttava per terra bottigliette, si liberava a cuor leggero della carta, ma indosso portava il classico zainetto dove tutto conservare.
Un chiaro esempio del contributo che si deve chiedere a chi nella nostra città vuol soggiornare e a chi vi risiede. Un esempio di turista consapevole, non cialtrone e casinista. E l'amministrazione, che è deputata al controllo per fare rispettare le regole non deve esitare nel punire e ammendare chi contravviene. C'è voglia diffusa di invertire una tendenza atavica, c'è voglia di tenere Alghero bella, accogliente e pulita, è ora di farlo senza esitare, senza alibi: il cittadino farà la sua parte, chi amministra, deve dimostrare di essere presente, vigile, consapevole che una città, deve essere un modello da proporre e preservare per 360 giorni all'anno.
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