S.O.
2 giugno 2017
Assalto 5 Stelle all´Alghero in house
Graziano Porcu e Roberto Ferrara, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, hanno riscontrato quella che considerano «una anomalia nel contratto di affidamento servizi». Interrogazione

ALGHERO - Il Comune di Alghero, da ormai un decennio, ha scelto di esternalizzare alcuni servizi che in precedenza venivano gestiti internamente alla struttura comunale, a favore della società partecipata “Alghero In House”. Graziano Porcu e Roberto Ferrara, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, hanno però riscontrato quella che considerano «una anomalia nel contratto di affidamento servizi alla suddetta società» e, a riguardo, hanno presentato apposita interrogazione consiliare. Contratto di servizio (datato 2014) che vincola il Comune e la sua partecipata, interessa la sfera di attività collegate a manutenzione degli stabili comunali, delle strade e dei marciapiedi; cura della segnaletica stradale; pulizia caditoie; servizi cimiteriali; servizio di apertura e chiusura mercati; impianti sportivi e parchi; pulizia dei litorali di libera fruizione; gestione bagni pubblici automatizzati e concessione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento.
«Tale contratto che ha teoricamente valenza annuale ma, in seguito ad un uso smodato dello strumento della proroga, ha già ampiamente superato i due anni - affermano i portavoce del Movimento Cinque Stelle -. Lo stesso testo si fonda su un disciplinare ad hoc all’interno del quale sono determinate le specifiche prestazioni offerte dalla società e indicati i relativi costi. Ma, perchè tale contratto possa essere sottoscritto, la norma prevede che sia preventivamente effettuata una valutazione sulla congruità economica dell’offerta formulata del soggetto in house, avendo riguardo all’oggetto e al valore della prestazione». «Inoltre, sempre secondo norma, nelle motivazioni del provvedimento di affidamento dovrebbe essere dato conto: delle ragioni del mancato ricorso al mercato e dei benefici per la collettività collegati alla forma di gestione prescelta, questo anche in riferimento ai riconosciuti principi di universalità e socialità, di efficienza, economicità e qualità del servizio, oltre che di un impiego ottimale delle risorse pubbliche» incalzano Porcu e Ferrara.
Da ciò che emerge letteralmente della norma, sembrerebbe quindi chiaro che il rapporto/confronto tra l’offerta presentata dall’aggiudicatario diretto e i prezzi di mercato risulta essere imprescindibile condizione di legittimità dell’affidamento. «Nel caso di Alghero in House non sembra sia stata fatta alcuna valutazione a riguardo - spiegano Ferrara e Porcu -. La determinazione dirigenziale parla esplicitamente di proroga sino al 31 dicembre, nonostante gli stessi termini contrattuali sembrino rimandare a conclusioni e scelte differenti, in aggiunta al fatto che non risulta essere stato sottoscritto alcun atto». Netta la posizione del Movimento Cinque Stelle Alghero: «In un quadro così nebuloso e contorto, che rischia di inficiare l’operatività stessa della società in House, noi vogliamo vederci chiaro. Pretendiamo dall’Amministrazione risposte certe e azioni determinate volte a sanare una situazione a dir poco ingarbugliata e dannosa per la comunità algherese».
Nella foto: l'Amministratore dell'Alghero in house, Filiberto Costa
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