Red
11 agosto 2017
Agherà Quartet: grande jazz ad Oristano
Domenica sera, il giardino del Museo Diocesano Arborense ospiterà il concerto di una tra le più interessanti proposte apparse di recente sulla scena jazzistica sarda: Andrea Granitzio (pianoforte), Emanuele Contis (sax), Sandro Fontoni (contrabbasso) e Daniele Russo (batteria)

ORISTANO - Domenica 13 agosto, alle ore 21, il giardino del Museo Diocesano Arborense ospiterà il concerto di una tra le più interessanti proposte apparse di recente sulla scena jazzistica sarda: l'Agherà Quartet, composto da Andrea Granitzio (pianoforte), Emanuele Contis (sax), Sandro Fontoni (contrabbasso) e Daniele Russo (batteria). Il concerto è organizzato dall’Ente concerti “Alba Pani Passino, con il patrocinio della Regione autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Ministero per i Beni e le attività culturali e Turismo e la collaborazione del Museo Diocesano Arborense.
Un ensemble tutto affiatamento ed interazione, fantasia ed intuizione. Àghera, nell’antico dialetto sardo significa aria. Parola da associare in libertà, come entro un arabesco di suoni. Il quartetto, attivo dal 2005, ha firmato il suo disco d'esordio due anni dopo, un lavoro ricco di intensità emotiva, etereo ed intimista, ma dal temperamento appassionato in cui l’eleganza strumentale evoca immagini e sensazioni. La fantasia e la passione costruttiva hanno dunque un largo margine di applicazione lavorando sul ritmo, sul timbro, sulle variazioni tematiche. Un sound originale, che non nasconde l’inclinazione alla melodia e, come in un quadro impressionistico, rivela una grande efficacia comunicativa. Così, fin dalle prime battute, la musica del quartetto si trasforma in suggestione, visione, sogno e narrazione. Ma non perde mai di vista l’immediatezza ed il gioco, lasciando trasparire una vena disinvolta e vivace che esprime sensualità, leggerezza e facilità d’ascolto. Sforzandosi di cogliere le coincidenze, quasi onomatopeiche, tra il movimento della loro musica e quello dell’aria, gli Àghera sono riusciti ad organizzare i suoni in una nuova geografia sonora, dilatandone i confini convenzionali in modi mutevoli e mediante combinazioni sempre nuove.
Il biglietto intero costa 8euro, mentre per soci e studenti il prezzo è 5euro. Il botteghino sarà aperto il giorno dello spettacolo, domenica, dalle 20, al Museo.
|