Dopo che il ministro Graziano Delrio ha detto essersi trattato di "un refuso" per il parlamentare europeo, di origine sarda, Stefano Maullu, siamo alle comiche finali, due porte d'accesso di valore storico, strategico e culturale dell'isola, vengono cancellate con un colpo di cimosa e rischiano di non vedere realizzati i progetti di sviluppo
ALGHERO - Prosegue la polemica dopo l'esclusione delle infrastrutture portuale e aeroportuale di Porto Torres e Alghero dal Piano di mobilità turistica nazionale recentemente presentato dal Governo [
LEGGI]. Dopo che il ministro Graziano Delrio ha detto essersi trattato di "un refuso" e nonostante le rassicurazioni del senatore
Silvio Lai, il botta e risposta a distanza continua.
Per il parlamentare europeo, di origine sarda, Stefano Maullu «che la Sardegna sia l'ultimo pensiero del governo Gentiloni, oramai non fa più notizia. Una regione dimenticata da un governo troppo concentrato a salvaguardare la sua effimera esistenza, piuttosto che impegnarsi nella risoluzione degli atavici problemi dei trasporti marittimi ed aerei della nostra isola. Quando Del Rio si occupa della Sardegna c'è molto da preoccuparsi, e l'ultimo strafalcione in ordine alla mobilità turistica della Sardegna è arrivato puntuale con l'elaborazione del piano straordinario della mobilità turistica nazionale».
E sull'esclusione dell'aeroporto di Alghero e del porto di Porto Torres attacca: «Siamo arrivati alle comiche finali, due porte d'accesso di valore storico, strategico e culturale dell'isola, vengono cancellate con un colpo di cimosa e rischiano di non vedere realizzati i progetti di sviluppo che il piano stesso dovrebbe portare. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, il popolo sardo non può più tollerare questo modo di fare. L'aeroporto di Alghero è stato volutamente svalutato e desertificato, sbattuto in fondo alla classifica dell'assoaeroporti, e adesso rischia di scomparire del tutto. Ho già preparato un'interrogazione da sottoporre alla commissione Europea, per ricordare che la Sardegna è un'isola e che qualsiasi porta d'accesso e di uscita che consenta di attraversare il mare deve essere incrementata e salvaguardata dal nostro governo, per consentire ai sardi il diritto alla mobilità sancito dalla nostra costituzione e continuamente calpestato dal Pd romano».