Red
25 luglio 2007
Allarme Confcommercio, affari in calo
Nonostante i record che puntualmente accompagnano nei mesi i dati sugli arrivi e transiti dall’aeroporto di Alghero, le lamentele della Confcommercio algherese

ALGHERO – In piena stagione turistica, come sempre più spesso accade, iniziano a rincorrersi i dati sull’andamento dei flussi turistici e sulle presenze. Dopo l’allarme sul calo delle prenotazioni alberghiere lanciato dall’associazione industriali del Nord Sardegna, arrivano le lamentele del rappresentante cittadino dei commercianti aderenti alla Confcommercio Massimo Cadeddu, secondo il quale, in due anni, l’affluenza ad Alghero è calata del 10% e i turisti in arrivo spendono sul territorio meno di quanto facevano negli anni passati. Nonostante i record che puntualmente accompagnano nei mesi i dati sugli arrivi e transiti dall’aeroporto di Alghero, il rappresentante della Confcommercio ritiene “ingannevoli” i grandi numeri del low cost, perché non corrispondono altrettante prenotazioni negli alberghi e perchè chi arriva ad Alghero con tariffe superscontate, difficilmente lascia una somma consistente nelle attività commerciali del territorio, se non per vitto e alloggio, sostiene Cadeddu, mentre gli anni scorsi anche i negozianti facevano affari d’oro. In città però sono ormai migliaia i posti letto in bad and breakfast, case in campagna, agriturismi e seconde case affittate. Il problema quindi potrebbe essere rappresentato dai proibitivi costi da affrontare per raggiungere la Sardegna e per vivere ad Alghero. «O siamo fuori mercato - dice il presidente Cadeddu - o facciamo spendere i turisti senza fornire loro i servizi e le infrastrutture adeguate al prezzo delle loro vacanze. Per questo scelgono altre mete».
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