Marco Vuchich
6 settembre 2007
Alghero, un’estate nerissima
Enormi problemi sul fronte rifiuti, solo una minore presenza di turisti stempera l’emergenza. Più senso civico e collaborazione tra istituzioni e cittadini

ALGHERO – Inquinamento, sporcizia, discariche e rifiuti. Sono queste le parole più battute dagli organi di stampa in questa calda estate dai grandi numeri. Record di passeggeri al “Riviera del Corallo”, record di turisti ad Alghero e record (si fa per dire, in negativo) di sporcizia in città. E’ stato il tormentone dell’estate 2007. Non sono bastate le lamentele dei residenti, le proteste dei commercianti e lo sdegno dei turisti a far cambiare qualcosa. Maggio, giugno, luglio e agosto, mesi terribili, in cui alla faccia di migliaia di visitatori il territorio si è presentato in condizioni allarmanti di degrado. Cumuli di rifiuti nel centro storico, nelle periferie e nelle campagne. Tutti i quartieri cittadini in grave disagio con condizioni igieniche precarie. Il Parco Naturale di Porto Conte invaso da miriadi di piccole e grandi discariche. Un cumulo di macerie è addirittura presente di fronte alla sede istituzionale a Tramariglio, a dare il benvenuto ai turisti. Un’emergenza ormai palpabile. Tutti vedono, tutti ne parlano, tutti disprezzano e schifano ma poco cambia. Nonostante le tante iniziative dell’amministrazione, in ultimo quella di sensibilizzazione dello scorso anno per richiamare i cittadini ad una maggiore attenzione alla salvaguardia ambientale, regna uno scarsissimo senso civico. Strade sporche e odori nauseabondi in prossimità dei cassonetti di raccolta e cumuli di immondizia in luoghi densamente frequentati non solo dai turisti. L’incapacità manifestata nella gestione dell’igiene urbana e l’inciviltà di tanti poco avvezzi alla cura e protezione del territorio rischiano seriamente di mettere a repentaglio l’immagine che Alghero negli anni ha saputo conquistarsi.
Nella foto d’archivio l’iniziativa di sensibilizzazione dello scorso anno della Giunta algherese
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