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7 ottobre 2007
Soru a Valverde per i festeggiamenti della Forestale
Centosessantaduesimo anniversario dell’istituzione dell’Amministrazione Forestale in Sardegna

ALGHERO – Renato Soru in città per 162° anniversario dell’istituzione dell’Amministrazione Forestale in Sardegna e la festività di San Giovanni Gualberto, Patrono dei forestali italiani. La tradizionale cerimonia, cui hanno partecipato le autorità civili e religiose, si è svolta ieri ad Alghero nel Santuario di Valverde, dove il Vescovo della diocesi Alghero-Bosa, Monsignor Giacomo Lanzetti ha officiato la Santa Messa. E’ nel 1 gennaio 1845, infatti, che il Regno di Sardegna ebbe un suo Regolamento per il governo dei boschi, in applicazione delle Regie Patenti di Carlo Alberto del 14 Settembre 1844. L'atto istituì un'amministrazione forestale organica e articolata, espressamente preposta alla salvaguardia del patrimonio forestale isolano. Con Regio Brevetto dell'8 Ottobre 1844 venne poi approvato il regolamento contenente norme di disciplina per gli agenti forestali, comprendente, tra l'altro, l'obbligo di vestire l'uniforme durante il servizio e il divieto di esercitare altri impieghi legati al commercio di legnami. Per gli stati di terraferma il governo sabaudo aveva provveduto fin dal 1822 ad approvare un Regolamento per l'Amministrazione de Boschi e Selve ma la situazione della Sardegna, ove gran parte del territorio era soggetta ad un forte regime feudale ed in cui era saldamente radicato l'uso comunitario delle terre, aveva fatto giudicare prematuro l'estensione all'isola di una normativa che avrebbe trovato seri ostacoli sia da parte dei feudatari che del mondo rurale. Solo dopo il completamento delle operazioni concernenti il riscatto dei feudi e l'assegnazione delle terre ai Comuni ed ai privati, fu possibile quindi varare il regolamento forestale per il regno di Sardegna, che tenne comunque conto della peculiare realtà sarda. La Sardegna fu ripartita in 9 dipartimenti forestali: Cagliari, Sassari, Nuoro, Lanusei, Tempio, Iglesias, Ozieri, Mandas, Macomer, ai quali furono inizialmente assegnati solo 7 Brigadieri. Furono individuati anche dieci distretti cui furono preposti 13 Guardaboschi demaniali. Il numero dei Campari che affiancarono i Guardaboschi variava in ogni distretto in funzione della superficie boscata posseduta dai singoli comuni. Con Decreto Regio del 7 ottobre 1851 Vittorio Emanuele II variò poi l'assetto organizzativo dell'Amministrazione. Questa fu ordinata in tre Ispezioni di Circondario - Cagliari, Sassari e Nuoro - rette da altrettanti Ispettori coadiuvati da Sottoispettori, di I° e 2° classe, da Capiguardia, da Guardaboschi e da Campari. L’evoluzione successiva dell’apparato è legata agli eventi della storia d’Italia. Dopo l'unità d'Italia l'Amministrazione forestale in Sardegna seguì le sorti e le vicende dell'Amministrazione Forestale dello stato unitario attraverso i diversi passaggi: 1910 - Corpo Reale Forestale, 1926 - Milizia Nazionale Forestale, 1943 - Real Corpo delle Foreste, 1948 - Corpo Forestale dello Stato. L’anno di istituzione del Corpo Forestale dello Stato, è particolarmente significativo, in quanto al 1948 risalgono la Costituzione della Repubblica e lo Statuto Speciale per la Sardegna. Ai sensi dello Statuto (L. C. 26.02.1948) la Regione ha competenza normativa primaria ed esclusiva in materia di foreste. In armonia con tale competenza l'11 Marzo 1971 il personale del C.F.S. in servizio nell'isola è transitato nei ruoli della Regione Sarda. Ai sensi della norma di attuazione dello Statuto DPR 297/72, al personale del servizio forestale regionale è stata riconosciuta la qualifica di agente di pubblica sicurezza. L’autonomia statutale in materia di servizi forestali ha trovato poi la sua completa attuazione nel 1985, anno di emanazione della legge regionale n.26, istitutiva del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sarda (C.F.V.A.).
Nella foto d'archivio Renato Soru ad Alghero
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