Si apre un'altra giornata all'insegna della tensione ad Alghero, dove i partiti di Centrodestra si fronteggiano ormai da settimane alla disperata ricerca del candidato alla carica di sindaco per le elezioni del 16 giugno
ALGHERO - Dopo il clamoroso strappo deciso lunedì da Lega e Psd’Az, che avevano abbandonato il tavolo sconfessando i portavoce locali di Forza Italia e continuando a rivendicare il diritto di indicare il candidato sindaco della coalizione, lo stallo dovrebbe sbloccarsi ad iniziare da questa mattina. Le 24 ore di riflessione, infatti, oltre a regalare in dote la ripartenza, seppur forzata, su Sassari (che sceglie Andria dei Riformatori [
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E' probabile così che Forza Italia (con o senza il beneplacito regionale), Udc, Fratelli d’Italia e "Noi con Alghero", con i Riformatori in forte imbarazzo, proveranno a forzare ancora tra Nunzio Camerada e Francesco Marinaro, col primo in netto vantaggio sul secondo. Difficile che rientri in gioco insieme ai partiti che gli hanno architettato l'imboscata Mario Conoci, già designato dal fronte autonomista, ma sul cui nome si è frantumato il tavolo: più probabile così che i due partiti, Lega e Psd'Az, scelgano di correre insieme coalizzando i partiti legati agli equilibri cagliaritani.
L'unica ipotesi, seppur remota, di ricostruire un quadro armonico sarebbe l'individuazione di un "Papa straniero", strada però poco apprezzata dai partiti più tradizionali. Sarà importante capire anche quanto peso darà Marco Tedde all'ultima disperata richiesta di candidatura fattagli da alcuni partiti nella giornata di ieri. In molti, infatti, non è mistero che vedano in lui l'unica figura oggi in grado di dirimere la matassa (ed eventualmente, urne permettendo, amministrare con relativa serenità): scelta che comunque non sarebbe apprezzata proprio dalla Lega. La lotta, insomma, continua.