Red
10 agosto 2019
Lavoro extra: dipendente pubblico nei guai
Gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Cagliari, dopo l´attivazione da parte del Nucleo speciale anticorruzione della Guardia di finanza, hanno riscontrato, a carico di un dipendente statale, violazioni alla disciplina nazionale concernente lo svolgimento dell’attività lavorativa “extra-istituzionale”

CAGLIARI - Gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Cagliari, dopo l'attivazione da parte del Nucleo speciale anticorruzione della Guardia di finanza, hanno riscontrato, a carico di un dipendente statale, violazioni alla disciplina nazionale concernente lo svolgimento dell’attività lavorativa “extra-istituzionale”. Infatti, la normativa in materia prevede che i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni con rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato non possano intrattenere altri rapporti di lavoro dipendente/autonomo o esercitare attività imprenditoriale.
Le Fiamme gialle hanno sviluppato la segnalazione e le informazioni elaborate dalla componente speciale del Corpo, effettuandoapprofondimenti nei confronti di un cagliaritano, dipendente pubblico, con la qualifica di assistente amministrativo. Le indagini dei finanzieri hanno consentito di appurare che la persona segnalata, dal 2014, ha effettuato prestazioni lavorative relative all’animazione turistica, percependo compensi, in assenza della prescritta autorizzazione, necessaria per lo svolgimento di attività extra-istituzionali. Complessivamente, sono state accertate due collaborazioni, effettuate nei confronti di altrettante società, con sede in Penisola.
Sono stati quantificati i compensi percepiti dall'uomo, in virtù delle prestazioni lavorative rese “extra”, per oltre 42mila euro, somma di denaro che, oltre a dover essere restituita all’Amministrazione di appartenenza, non essendo stata dichiarata ai fini fiscali, costituirà oggetto di conseguenti sviluppi. Nei confronti delle due società che hanno conferito gli incarichi di lavoro, sono state contestate sanzioni amministrative pari a complessivi 10mila euro. La condotta del dipendente pubblico, ha fatto, infine, emergere profili di danno erariale, quantificabile nell’importo lordo percepito, a fronte di prestazioni rese nell’esercizio dell’attività di lavoro autonomo non autorizzata; circostanza questa che ha determinato l’inoltro di una segnalazione alla Procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna.
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