S.O.
26 agosto 2019
Marco Buttu presenta Marte Bianco
Nuovo appuntamento per la rassegna Libri e Autori in città “Ai margini della notte” organizzati dalla libreria Il Labirinto Mondadori e l´Associazione Alghenegra in collaborazione con Centro Commerciale Naturale “Al centro storico” e Caffè L´Ambat

ALGHERO - Giovedì 29 agosto (ore 20) sarà ospite negli spazi dello storico caffè (lungo i Bastioni C.Colombo n.1) l’ingegnere elettronico di Gavoi Marco Buttu, recentemente rientrato dall’Antartide e autore del libro Marte Bianco. Un anno ai confini della vita, edizioni Lswr, 2019. Nel corso della presentazione arricchita dalla proiezione di suggestive foto realizzate dall’autore stesso, Marco Buttu dialogherà con la giornalista di Repubblica Cristina Nadotti.
Da Gavoi al Polo Sud. Buttu, lavora all’Istituto Nazionale di Astrofisica e all’Osservatorio Astronomico di Cagliari ed è responsabile del software di controllo del Sardinia Radio Telescope. Quasi per caso invia la candidatura per il nuovo progetto del Pnra finanziato dal Ministero della Ricerca e realizzato da Cnr ed Enea e dopo una attenta selezione e diversi test fisici e psicologici viene scelto per la missione numero 33. Il 18 novembre 2017 raggiunge la base e inizia il lavoro a bordo della Concordia: si occupa di esperimenti, rilievi, analisi su diverse materie come astronomia, astrofisica, scienze dell’atmosfera, scienze della Terra, biologia e medicina, telerilevamento, simulazioni. L’obiettivo è raccogliere più informazioni possibili in vista di un grande, ambizioso progetto: esplorare la vita umana in condizioni estreme per una possibile futura missione sul pianeta Marte.
La missione a cui ha partecipato, assieme a un gruppo di 12 colleghi, riguardava infatti la permanenza in uno dei posti più inospitali della terra, con temperature che toccano i meno 80 gradi, buio assoluto per diversi mesi, altissima quota; un posto dove non esiste vita, e dove il panorama offre solamente infinite distese di ghiaccio, E’ la zona più inospitale del pianeta: si trova nel sito di Dome C, sul plateau antartico a 3.233 metri di altitudine, l’aria è secchissima e l’ossigeno scarso; gli insediamenti umani più ‘vicini’ sono la stazione Mario Zucchelli e la stazione Dumont, a oltre 1000 chilometri.. Marco in particolare è stato responsabile del laboratorio di astronomia ma allo stesso tempo, assieme ai suoi colleghi è stato oggetto di studio. La Concordia Station è infatti il posto più adatto per simulare una missione su un altro pianeta. Per tale motivo l’Agenzia Spaziale Europea ha monitorato Marco Buttu e i suoi colleghi al fine di capire come l’essere umano si adatta ad un ambiente “extra-terrestre”.
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