La liberazione della tartaruga li ha visti collaborare insieme. Una sinergia che presto potrebbe essere suggellata da un accordo ufficiale in modo da dialogare su percorsi comuni
ALGHERO - Una bella giornata, inizialmente un po’ nuvolosa e ventilata, ma con un mare piuttosto calmo all’interno della baia di Porto Conte hanno caratterizzato la liberazione della tartaruga della specie Caretta caretta soprannominata Giuliana avenuta martedì scorso 6 novembre. Liberazione che è avvenuta di buon mattino una volta giunto l’animale a bordo del furgone del Centro di Recupero “Tartanet” partito da Fornelli sull’isola dell’Asinara. Un comprensibile disorientamento iniziale, dopo dieci mesi di convalescenza trascorsi in vasca e poi invece un bel tuffo nel blu del mare di Capo Caccia. La tartaruga Caretta caretta soprannominata Giuliana perché
salvata vicino a Fertilia nello scorso mese di gennaio è stata liberata dai veterinari che l’hanno curata all’Asinara Laura Piseddu e Stefano De Nurra grazie all’ausilio del personale del Parco di Porto Conte attraverso l’utilizzo del battello del Centro Ambientale che sta pian piano sorgendo nella sede del parco a Tramariglio. E ad adagiare la scalpitante tartaruga desiderosa di rientrare nel suo ambiente naturale proprio il presidente del Parco Regionale di Porto Conte Antonio Camerada accompagnato dal responsabile scientifico del Parco Nazionale dell’Asinara Vittorio Gazale e il presidente dello stesso Parco Pietro Deidda. Alla tartaruga, purtroppo a causa delle reti in cui era impigliata, le è stato amputato un arto anteriore tuttavia questo non le comprometterà di nuotare tranquillamente ed è per questo che stata monitorata a lungo nel centro di Fornelli. Una liberazione che ha visto collaborare insieme due parchi del nord ovest sardo Asinara e Porto Conte. Una sinergia che presto potrebbe essere suggellata da un accordo ufficiale in modo da dialogare su percorsi comuni.
Nella foto il Presidente Camerada libera la tartaruga