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28 ottobre 2019
Alghero: Amministrazione al palo
Lo denuncia l'opposizione ad Alghero che addirittura protocolla una richiesta di adunanza della massima assise comunale al presidente del Consiglio, Lelle Salvatore, segnalando l'anomalia

ALGHERO - Lavori consiliari fermi. Passano le settimane che sono diventate un mese. Così Ferrara, Porcu, Di Nolfo, Sartore, Cacciotto, Piras O., Bruno, Pirisi M. ed Esposito segnalano l'anomalia di inizio Consiliatura. E' abbastanza risaputo che la maggioranza attraversi un periodo infuocato da guerre fratricide e lotte intestine per le poltrone di governo e sotto-governo, ma la situazione inizia a riflettersi paurosamente sulla qualità dell'amministrazione, «abbastanza immobile su più fronti» è l'accusa principale. Perfino gli atti promessi in campagna elettorale diventano tabù, così gli algheresi continuano a ricevere piogge di cartelle esattoriali (tutte da verificare, considerati i grossolani errori del recente passato), gli anziani a dormire sonni tranquilli all'ostello e così via.
E' dallo scorso 28 settembre che il presidente Lelle Salvatore non convoca la massima assise comunale per mancanza di delibere agli atti. Così le opposizioni insorgono e protocollano loro la richiesta di adunanza, secondo l'art.34 del regolamento consiliare. Tutti e nove i consiglieri comunali di opposizione si rivolgono proprio al presidente Salvatore chiedendo la convocazione dell'Aula per discutere degli atti prodotti dalla minoranza ed in attesa di discussione.
Si tratta della mozione sulla Sanità - quanto mai attuale in considerazione anche delle gravi carenze a cui vanno quotidianamente incontro i presidi ospedalieri algheresi -, l'interrogazione sulla Fiera di Calella che aveva acceso le polemiche in riferimento alla scelta (senza manifestazione d'interesse) delle ditte che hanno rappresentato Alghero in Catalogna, e la mozione sulla pesca presentata da Futuro Comune. A queste si aggiungono le mozioni sulla Rete Metropolitana e lo stato di attuazione dei progetti concordati dalle amministrazioni locali, e l'ordine del giorno del Movimento 5 Stelle sulle autobotti comunali (anche questo un problema ereditato che si sarebbe dovuto risolvere in un battibaleno, eppure i disservizi continuano).
Foto d'archivio
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