A.B.
25 novembre 2019
Trasferta amara per il Gsd Porto Torres
Nella prima trasferta stagionale,in casa dei campioni d’Italia dell´Avis Santo Stefano, i ragazzi della Key estate Porto Torres rimediano una sonora sconfitta: 102-72

PORTO TORRES - Si chiude con il punteggio di 102-72 la prima gara fuori casa del Gsd Key Estate Porto Torres. Sul campo dell’Avis Santo Stefano, Bruno Falchi e compagni non sono riusciti a recuperare la solita partenza contratta contro degli avversari che hanno saputo gestire egregiamente il vantaggio. Filipski e Mehiaoui (51punti in due) nulla hanno potuto contro la coppia avversaria composta da Ruiz Jordan e Bedzeti, che hanno portato a casa rispettivamente 45 e 23punti.
Il primo periodo vede gli avversari prendere il largo già dal 5’, con un distacco che andrà man mano aumentando fino al risultato di 31-12. Nel secondo quarto, Porto Torres gioca meglio, il parziale sarà meno negativo (21-20), ma non è abbastanza per ricucire il distacco. Come di consueto, il Gsd rientra dagli spogliatoi rigenerato. Infatti, il terzo periodo è il migliore per i ragazzi di Porto Torres. Con un parziale di 23-24, è l’unico round vinto dagli ospiti. Il tempo si chiude con il punteggio di 75-56. L’ultima fase della partita vede i padroni di casa tornare alla carica ed aumentare il gap tra le due compagini fino al finale.
«Che sarebbe stata una partita difficile lo sapevamo e lo sapevano tutti - commenta il presidente Falchi - Abbiamo sbagliato alcune scelte difensive e siamo caduti nelle loro trappole troppo facilmente. Noi restiamo una squadra con tanti lavori in corso, siamo in questo momento un cantiere aperto. Il campionato è lungo e tutte le partite sono difficilissime questa stagione. Noi continuiamo a lavorare. Se mi avessero detto che a questo punto avremmo vinto almeno una delle due partite contro le due “corazzate” avrei sorriso compiaciuto. E così è stato. Avremo altre opportunità per riscattarci contro Santo Stefano, ora pensiamo a lavorare con serenità la stessa serenità avuta dopo la vittoria con Cantù’ non è cambiato nulla».
|