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22 novembre 2007
Fuorilegge il sito del Parco di Porto Conte
Non rispetterebbe le prescrizioni della legge n°4 del 9 gennaio 2004 sui i diritti delle persone diversamente abili. Il contratto con l’azienda realizzatrice potrebbe essere annullato

ALGHERO – E’ polemica sul nuovo sito web del Parco di Porto Conte. "Sito in fase di sperimentazione", come specifica una scritta comparsa nelle sue pagine, a quanto pare, dopo la denuncia in Consiglio comunale di Valdo Di Nolfo. Il consigliere di Alghero Viva punta il dito sull’iter seguito per l’assegnazione dell’incarico. «La pubblicazione in internet del bando per la realizzazione del sito è avvenuta, sul sito del comune di Alghero, giovedì 2 Agosto scorso. Il bando prevedeva come data per la presentazione di un prototipo il martedì seguente (7 agosto) alle ore 12. In tutto due giorni lavorativi di tempo, per una bando del valore di 8 mila 500 euro! –esclama Di Nolfo- Indire bandi di questo genere è un malcostume diffuso in città, basta ricordare il bando per l'assunzione di alcuni lavoratori indetto dalla Sogeaal in pieno periodo pasquale –continua il consigliere di Alghero Viva- e, tornando indietro nel tempo, quello mitico per la riqualificazione dell'area Giordo». Valdo Di Nolfo precisa che, naturalmente, non c'è niente di illegale in tutto questo, ma evidenzia l’oggettivo problema di opportunità e partecipazione. E in effetti sembra che diverse aziende, visti i tempi ristretti, non siano riuscite a partecipare alla gara. Ma il vero problema del sito, secondo Di Nolfo, è un altro, e si chiama accessibilità. Le pagine web del Parco di Porto Conte non rispetterebbero le prescrizioni della legge n°4 del 9 gennaio 2004, la cosiddetta legge Stanca, dal nome dell'allora ministro per l'innovazione e le tecnologie del governo Berlusconi, che rappresenta un passo in avanti fondamentale per i diritti delle persone diversamente abili. Questa impone che i siti internet delle amministrazioni pubbliche e di tutti gli enti pubblici in generale siano conformi a una serie di criteri di accessibilità per i portatori di handicap. Ora, sembra proprio, che questi criteri non siano stati rispettati. «La legge prescrive la nullità dei contratti sottoscritti dagli enti pubblici nel caso in cui il prodotto web non risulti conforme ai criteri di accessibilità indicati dalla legge stessa. Non si potrebbe dunque tornare indietro? –domanda Di Nolfo- Questa storia del sito web del Parco è una storiaccia cominciata male (col bando) e finita peggio (col sito non accessibile ai disabili) ed è il paradigma di una gestione del Parco che io ritengo essere stata fallimentare».
Nella foto Valdo Di Nolfo
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