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19 dicembre 2019
«Accanimento su Monte Rosello Basso»
Campo Progressista contesta la politica dei tagli indiscriminati, soprattutto considerando il fatto che, visto il risparmio assolutamente irrisorio che determina, non ha mai portato risultati che non siano peggiorativi alla scuola

SASSARI - Proseguono in alcuni territori le conferenze per il dimensionamento scolastico nonostante le linee guida non siano ancora approvate in via definitiva. Questa decisione ha complicato le cose in un sistema, quello scolastico già fragile di suo. «Stupisce che si impegnino dirigenti scolastici e sindaci su un tema così delicato rischiando addirittura l'annullamento di quei piani votati in spregio delle procedure. Se i tempi non sono più sufficienti, viste anche le imminenti iscrizioni, si eviti di deliberare precipitosamente accorpamenti e nuovi indirizzi mentre alla Conferenza Stato Regioni si potrebbe meglio promuovere parametri più coerenti con le caratteristiche della Sardegna». È questa la posizione della consigliera Laura Caddeo, rappresentante dei Progressisti, nella commissione scuola del Consiglio regionale.
«Anche grazie al nostro intervento - prosegue Gianfranco Satta (consigliere regionale del territorio) - la commissione ha deciso di sospendere qualsiasi decisione in merito ad accorpamenti, o smembramenti di istituti scolastici che come sappiamo genera tante difficoltà agli operatori della scuola, alle famiglie e agli studenti». L’assessore Biancareddu, al quale comunque in questa vicenda occorre riconoscere equilibrio, è stato costretto ad ammettere che per la complessità della situazione nell’anno scolastico 2020/21 non si apporteranno modifiche rilevanti all’organizzazione delle scuole. Ed è su questo che “I progressisti” intendono vigilare: «Saremo vigili ed attenti a garantire a tutte le istituzioni scolastiche della Sardegna, anche a quelle più periferiche e delle aree interne che registravano storiche situazioni di reggenza, la dignità di un presidio stabile e strutturato nel tempo» conclude Gianfranco Satta.
Per quanto attiene la vicenda del Comprensivo Monte Rosello Basso che tanto sta facendo parlare la città e preoccupare le famiglie del popoloso quartiere interviene il coordinatore protempore di Campo Progressista Simone Campus (nella foto) che conferma punto per punto quanto già dichiarato nei giorni scorsi dall’ex assessora Alba Canu: «Sappiamo che domani (oggi per chi legge) i genitori incontreranno il dirigente. Sono veramente tanti i genitori che si sono rivolti a noi preoccupati e questo è sorprendente perché vuol dire che non trovano interlocutori nell’attuale amministrazione. Per conto nostro organizzeremo una riunione durante le feste con i cittadini che vorranno esporci il problema.» Campo Progressista contesta la politica dei tagli indiscriminati, soprattutto considerando il fatto che, visto il risparmio assolutamente irrisorio che determina, non ha mai portato risultati che non siano peggiorativi alla scuola.
«Non si capisce la posizione del Comune di Sassari a cui per altro non è stato chiesto di deliberare un bel nulla e che è andato a cacciarsi in un vicolo cieco, per altro andando a toccare l’istituto di un quartiere di periferia con tanti problemi e che negli anni era diventato un centro aggregatore e punto di riferimento per le famiglie». Non c'è nessuna richiesta della Regione di tagliare autonomie scolastiche e sono tutt'ora valide le indicazioni delle linee guida regionali. Per questo la proposta del comune di Sassari è stata bocciata dalla Conferenza dei sindaci, la Giunta tuttavia ha deciso di inviare la proposta con il taglio del Monte Rosello Basso. «Perché tanto accanimento? A quale logica risponde questa impuntatura? Il taglio di un'autonomia è un impoverimento sempre, noi siamo per il dialogo con l’amministrazione, ma stiamo dalla parte delle famiglie per questo chiediamo con forza che la Giunta sassarese mostri buon senso».
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