Red
7 febbraio 2020
Incuria spiaggia: dossier Wwf a Conoci
Il Wwf ha inviato il documento al sindaco di Alghero, all’assessore all’Ambiente, al dirigente del Settore comunale Ambiente, al comandante della Guardia Costiera, al comandante della Base logistico operativa navale del Corpo forestale ed al comandante della Compagnia barracellare

ALGHERO - Il Wwf ha inviato al sindaco di Alghero, all’assessore all’Ambiente, al dirigente del Settore comunale Ambiente, al comandante della Guardia Costiera, al comandante della Base logistico operativa navale del Corpo forestale ed al comandante della Compagnia barracellare un dossier dal titolo “Incuria in spiaggia”. «E' stato redatto per la spiaggia cittadina di Via Lido di Alghero e vuole porre all’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica i segni dell’incuria. La spiaggia, ed in particolare quella all’interno della città, è un bene comune che deve essere curato e tutelato tutto l’anno»¸ dichiarano dall'associazione ambientalista.
«Si è convinti - ha dichiarato il delegato del Wwf Italia per la Sardegna Carmelo Spada - che la collaborazione tra associazioni, cittadini e Istituzioni possa contribuire a contrastare gli atti degli incivili che deturpano il nostro patrimonio ambientale». Il dossier è costituito da una cospicua documentazione fotografica, che inizia dalla spiaggia di San Giovanni «sulla quale si è riscontrato accanto all’incannicciato, messo in opera nell’autunno scorso, un rotolo di canne abbandonato o vandalizzato, mentre nella spiaggia di Via Lido, si è riscontrato una porzione di muretto e un cartello rovesciati; blocchetti di calcestruzzo abbandonati sulla sabbia, barattoli, un bidone verde con rifiuti vari, un bustone di bottiglie, uno stendipanni arrugginito ed altri barattoli ricolmi di rifiuti vari».
«E’ inaccettabile che in una spiaggia all’interno della città ci possano essere situazioni del genere per colpa di pochi incivili. Siamo certi che le istituzioni risponderanno prontamente per rimuovere tale situazione di incuria”, auspica in conclusione il rappresentante dell’associazione del Panda per la Sardegna.
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