Red
18 aprile 2020
Emergenza imprese: «intervenga Pais»
Ieri mattina, il Gruppo consiliare dei Progressisti ha trasmesso una nota al presidente del Consiglio regionale affinchè solleciti la Giunta ad inviare all’organo legislativo sardo il provvedimento e consentire cosi l´avvio dell´iter di approvazione definitiva

CAGLIARI - «Il disegno di legge per gli aiuti alle imprese approvato dalla Giunta prima di Pasqua ancora oggi non è pervenuto al Consiglio regionale. Un ritardo ingiustificato, visto che si tratta di un testo formalmente approvato dall’Esecutivo regionale una settimana fa». Così i Progressisti nella nota trasmessa ieri mattina al presidente del Consiglio regionale Michele Pais affinchè solleciti la Giunta ad inviare all’organo legislativo sardo il provvedimento e consentire cosi l'avvio dell'iter di approvazione definitiva.
«Ogni ritardo non potrà far altro che posticipare l’attuazione degli interventi attesi da tutto il sistema imprenditoriale isolano e rinviare l’erogazione di risorse indispensabili, perché intere filiere non collassino a causa della crisi». Nella nota, inoltre, i consiglieri sottolineano la necessità di creare quanto prima un gruppo di lavoro rappresentativo di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, che possa valutare le proposte formulate dai diversi gruppi consiliari ed avviare un ciclo di audizioni con i rappresentanti del mondo produttivo.
«Abbiamo avanzato già la settimana scorsa alcune proposte su cui lavorare immediatamente: in primo luogo, la concessione di contributi a fondo perduto per permettere il rimborso di una quota non inferiore al 50percento delle spese vive sostenute dalle imprese durante il periodo del blocco delle attività, la costituzione di un fondo che consenta agli Enti locali di ridurre le imposte comunali che gravano sulle attività produttive e lo sblocco dei pagamenti dei beneficiari di bandi regionali in attesa da tempo». Infine, gli esponenti dell'Opposizione chiedono a Pais che tutti gli organi della massima assemblea sarda siano operativi, perché «in questa fase drammatica per la Sardegna non è ammissibile che l’Aula si riunisca una volta al mese e che le Commissioni permanenti lavorino a regime ridotto, non affrontino le numerose emergenze in corso nell’Isola e non lavorino attivamente a garantire alla nostra Regione l’auspicata ripartenza».
Nella foto: il presidente del Consiglio regionale Michele Pais
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