I primi cittadini dei tre Comuni, Mario Conoci, Andrea Soddu ed Andrea Lutzu fanno fronte comune sulla non classificazione dell´indice Rt: «un aspetto positivo, ma l´impossibilità di calcolare l´indice si tramuta un forte limite per l´azione dei sindaci»
ALGHERO – La videoconferenza tenuta ieri (venerdì) dal presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas
[LEGGI], invece di fare chiarezza e dare una direzione univoca all'azione politica dei Comuni isolani, ha creato più confusione, consegnando la “patata bollente” delle decisioni nelle mani dei singoli sindaci. Alcuni hanno annunciato oggi la riapertura di diverse attività da lunedì 11 maggio (Olbia
[LEGGI], Sant'Antioco
[LEGGI], Villasimius
[LEGGI], Carbonia e Carloforte
[LEGGI]), mentre altri stanno prendendo la direzione opposta. E' il caso dei primi cittadini di Alghero Mario Conoci
[LEGGI], di Nuoro Andrea Soddu e di Oristano Andrea Lutzu.
Come si legge in una nota congiunta dei tre Municipi, «l’indice di Nuoro, Oristano e Alghero (così come quello della maggior parte dei Comuni sardi) è stato classificato Nc, ossia non calcolabile a causa della bassa presenza di contagi riscontrati. Se da un lato il numero di contagi registrati rappresenta un aspetto positivo – spiegano - dall’altro l’impossibilità di calcolare l’indice si rivela un forte limite per l’azione dei sindaci, ai quali, con l’ordinanza regionale del 2 maggio, è stata demandata la possibilità di adottare le ordinanze sulla riapertura delle attività proprio in base alla conoscenza del dato, che si sarebbe dovuto attestare in un valore pari o inferiore allo 0,5».
«In parole povere, l’assenza di questo parametro non ci permette di stabilire se nei nostri territori si possa aprire in sicurezza o meno, perché, di fatto, non conosciamo il livello di presenza del virus tra le nostre comunità. Un altro aspetto di non secondaria importanza – proseguono i tre primi cittadini - riguarda l’assenza di linee guida precise ed inequivocabili sulle misure igienico-sanitarie che si dovrebbero adottare e osservare all’interno delle attività a cui eventualmente dovesse essere consentita la riapertura».
«Ciò a tutela dei clienti, dei dipendenti e degli stessi datori di lavoro, i quali rischierebbero di incorrere in illeciti amministrativi e penali. Noi sindaci siamo pronti a riaprire tutto il possibile, conosciamo il disagio economico e sociale che tantissimi nostri concittadini stanno vivendo in questo periodo di chiusura forzata. Le ordinanze sono già pronte e quando saremo messi in grado di emanarle, lo faremo con immediatezza», concludono i sindaci Conoci, Soddu e Lutzu.
Nella foto: il sindaco di Alghero Mario Conoci