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Red
16 dicembre 2007
Casa Gioiosa, la prima volta di Antonello Usai
Ad Alghero si è parlato dell’effetto della protezione dell’habitat a Posidonia oceanica e il ruolo delle specie animali connesse

ALGHERO - Primo convegno organizzato nella sede del Parco di Porto Conte a Tramariglio dal titolo “l’effetto della protezione dell’habitat a Posidonia oceanica e il ruolo delle specie animali connesse: studi e proposte di gestione”. Intervenuti importanti docenti ed esperti provenienti dall’Università di Sassari, dalla penisola e dalla Catalogna. Ad aprire i lavori il neo presidente dell’Azienda Speciale Antonello Usai, che nel salutare i relatori ha manifestato vivo apprezzamento per l’iniziativa di approfondimento scientifico su tematiche particolarmente sentite ad Alghero. «E’ ormai risaputo - ha detto il presidente - quale sia l’importanza rivestita dalla fanerogama Posidonia oceanica come termometro della salubrità del nostro mare e delle componenti ittiche che vivono in questo habitat. Una di queste è proprio il riccio di mare che ricopre un ruolo di non poco conto nella tradizione marinaresca di Alghero. Capirne dunque la distribuzione e lo stato di salute di questa specie animale sarà utile per un prelievo più ragionato ed ecosostenibile». I lavori sono proseguiti con la presentazione del progetto “Ce.A.Ma.T” che ha reso possibile la realizzazione del convegno. «Le potenzialità di questo progetto - ha spiegato il referente tecnico dott. Vittorio Gazale - stanno proprio nelle prospettive di sviluppo e fertilizzazione del territorio in termini di educazione al rispetto e all’utilizzo corretto della natura sia essa terrestre che marina». Un altro punto di forza del progetto sarà quello relativo ai rapporti con i parchi e le aree marine del Sardegna, con un occhio attento ai rapporti internazionali come quello appena instaurato con i partners corsi, che andrà sempre più coltivato e tenuto vivo ai finiti di una programmazione integrata su temi ambientali comuni e condivisi. La parola è poi passata al moderatore del convegno e referente scientifico del progetto prof. Nicola Sechi, dell’Università degli Studi di Sassari e presidente del corso di laurea in scienze del mare di Alghero, che si è detto soddisfatto della presenza di numerosi giovani professionisti ambientali e biologi marini. Il convegno è entrato nel vivo con l’esposizione delle relazioni scientifiche e la presentazione degli studi. A parlare per prima la docente di Barcellona, la dott.ssa Teresa Alcoverro, che nella sua relazione ha parlato delle relazioni trofiche tra Posidonia e Riccio di mare. Poi è stata la volta della relazione del dott. Paolo Guidetti, dell’Università del Salento, che ha affrontato il tema sui cambiamenti nelle interazioni tra le specie, in relazione ai vari tipi di protezione, analizzando lo specifico caso del riccio di mare e gli effetti sulle altre comunità bentoniche. Subito dopo ha preso la parola la dott.ssa Giulia Ceccherelli dell’Università di Sassari, che ha illustrato quale può essere il ruolo di Posidonia oceanica che non è comunque un habitat principale del riccio sulla sua distribuzione. Ha concluso il convegno la relazione del prof. Antonio Pais che è andato invece ad affrontare il tema relativo all’impatto che può avere la pesca amatoriale e professionale sulla popolazione di riccio di mare, analizzando proprio il caso della rada di Alghero. La giornata si è conclusa con una breve escursione in battello per ammirare dal mare le bellezze del Parco di Porto Conte.
Nella foto un momento del convegno a Casa Gioiosa
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