Red
5 giugno 2020
Capo Caccia, parcheggio e navette
Si sbloccano gli investimenti programmati sullo sviluppo territoriale. Al via il progetto sulla valorizzazione del geosito di Capo Caccia ad Alghero, con l’investimento di 500mila euro della Rete metropolitana

ALGHERO - Si sbloccano gli investimenti programmati sullo sviluppo territoriale. Comune di Alghero, Parco di Porto Conte e Provincia di Sassari in stretta collaborazione per l’avvio di progettualità ed iniziative congiunte. Ieri (giovedì), nella sede di Casa Gioiosa, si è svolto un incontro tra il sindaco di Alghero Mario Conoci, l’assessore comunale all’Ambiente Andrea Montis, il presidente ed il direttore del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca e Mariano Mariani, con l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois ed i dirigenti dell’area tecnica.
Al via il progetto sulla valorizzazione del geosito di Capo Caccia, con l’investimento di 500mila euro della Rete metropolitana per la creazione dell’area sosta a Casa Gioiosa ed il servizio di collegamento al promontorio ed alle Grotte di Nettuno, che prevede modifiche alla viabilità. Un progetto già finanziato per la parte relativa all’area sosta ed in via di approfondimento anche con la Regione autonoma della Sardegna per il servizio di collegamento sui 3,5chilogrammi di strada di competenza provinciale. «L’obbiettivo – viene spiegato - è quello di integrare l’area di pregio ambientale nel progetto di rilancio delle attività del Parco e dell’intero promontorio di Capo Caccia, per renderlo più sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche fruibile e sicuro per i visitatori».
«La collaborazione tra Comune, Parco e Provincia sta producendo risultati in ogni ambito con i risultati che ci aspettavamo - spiega Conoci - Impegni concreti e fattibili che abbiamo voluto prendere e questo è il risultato di un lavoro congiunto portato avanti con serietà e visione comune dello sviluppo del nostro territorio». Interventi concordati, con richiesta in Regione, anche per quanto riguarda il piano di contenimento della fauna selvatica, cinghiali, daini e cornacchie. Verrà chiesto il potenziamento del piano a tutela delle attività produttive di qualità che nell’area stanno incrementando i volumi. Accordo anche sul “Safe in tourism”, il “Modello Alghero” del quale anche la Provincia di Sassari farà parte. Il SiT, frutto di una collaborazione fra studiosi di livello internazionale coordinato dai docenti dell’Università degli studi di Sassari Mariotti e Sotgiu coinvolge nella sperimentazione anche la Provincia di Sassari.
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