Il bilancio a tre anni dal devastante rogo all'ingresso di Alghero è tremendo: 81 appartamenti bruciati, più di 145 persone private della loro abitazione, deportate. 36 mesi di affitto in alloggi di fortuna e non si vede al fine. Dalle parole di Filippo Kalomenìdis la terribile situazione in cui si ritrovano a vivere le famiglie algheresi
ALGHERO - Filippo Kalomenìdis è nato a Sassari ma ad Alghero ha perso la casa. Lui è uno sceneggiatore cinematografico (
Io sono con te, regia di Guido Chiesa, 2019) e televisivo (autore di serie televisive come
Il Tredicesimo Apostolo e
Romanzo Siciliano, grandi successi di Canale 5 e di
Impero, in pre-produzione per Sky Italia), scrittore e volontario dell’
Anpas di Bologna dove ha prestato servizio durante l’emergenza della pandemia. Dalle sue parole la devastante condizione in cui si ritrovano più di 145 persone private della loro abitazione, «deportate». Due delle quali addirittura decedute. 36 mesi di affitto in alloggi di fortuna e non si vede al fine: Decine e decine di migliaia di euro bruciati che si sommano a tutto ciò che è andato distrutto nel rogo. Decine di persone senza l’assistenza psicologica necessaria dopo un trauma così grave, senza una risposta chiara sul futuro da parte di nessuno. «Pronti alla disobbedienza civile se nessuno ci ascolterà» è la sua cruda e fredda constatazione.