S.A.
5 giugno 2025
Crenos: bene turismo e male sanità nell´Isola
Male la sanità con lunghe liste d´attesa e molti sardi che, anche per ragioni finanziarie, rinunciano a curarsi. Bene il turismo e l´occupazione ma con un´incidenza sempre maggiore di contratti atipici

CAGLIARI - Bene il turismo e l'occupazione, ma con una percentuale molto alta di contratti atipici.
Male la sanità con lunghe liste d'attesa e molti sardi che, anche per ragioni finanziarie, rinunciano a curarsi. È quanto emerge dal 32/mo rapporto del Crenos. L'occupazione cresce soprattutto nel commercio, negli alberghi e nella ristorazione, nell'agricoltura e nel settore delle costruzioni. La disoccupazione è ai minimi storici, ma l'incidenza dei contratti atipici è maggiore rispetto al tessuto nazionale.
Il 2024 è il secondo anno in cui si registra un calo del numero delle morti rispetto agli elevatissimi valori degli anni precedenti, ma i decessi, pari a 18.449, si confermano elevati: la Sardegna è la regione con il maggiore aumento del numero delle morti rispetto al quinquennio 2015-2019. Prosegue il processo di invecchiamento della popolazione, in atto ormai da molti anni, e l'età media dei residenti sale a 49,2 anni. Nel 2023 il Pil per abitante della Sardegna è pari al 72% della media dell'Unione (Italia il 98%); l'isola è 169/a su 242 regioni, in miglioramento rispetto all'anno precedente ma sempre nel gruppo "regioni meno sviluppate". Il Pil per abitante è pari a 21.821 euro in Sardegna, contro i 37.497 delle regioni del Nord-ovest e i 35.412 del Nord-est.
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