Red
16 giugno 2020
Commercio: Chessa incontra i sindaci
«Sospendere le imposte comunali per gli operatori del settore ambulanti» è l´appello dell´assessore regionale ai primi cittadini sardi, in una lettera inviata venerdì

CAGLIARI - «Si stima che in Sardegna, per l’emergenza sanitaria, circa 47mila unità lavorative non percepiranno alcun reddito per molti mesi. Numerosi settori sono allo stremo e non sono più in grado di sostenere molti costi, tra cui quelli di alcune imposte».
Lo ha scritto l’assessore regionale del Commercio Gianni Chessa, in una lettera inviata venerdì a tutti i sindaci dell’Isola, riferendosi in particolare al settore del “Commercio al dettaglio ambulante” e degli “Spettacoli viaggianti, attività ricreative e di divertimento”, legati ad eventi come feste, manifestazioni e sagre locali, ancora sospesi ed in gran parte annullati. L’appello di Chessa ai primi cittadini è per «revocare, qualora non fosse già stata versata, o sospendere, per chi avesse già provveduto, per l'anno 2020, il pagamento delle imposte locali (Imu, Tasi e Tari), in particolare quella sull'occupazione del suolo pubblico (Tosap)».
«Se gli effetti della pandemia dovessero proseguire ancora per qualche mese, gli sgravi garantiti dal Governo nazionale potrebbero non essere sufficienti e sarà indispensabile anche la solidarietà degli amministratori locali, più sensibili ai problemi dei territori. Solo uniti potremo risollevarci e farci trovare pronti per una ripresa da protagonisti», conclude l'esponente della Giunta Solinas.
Nella foto: l'assessore regionale Gianni Chessa
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